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NBA, i risultati della notte: Houston vince ancora

NBA
James Harden, protagonista con la quinta tripla doppia stagionale nella vittoria dei suoi Houston Rockets contro i Sacramento Kings (Foto Getty)

Vincono ancora gli Houston Rockets, all'ottavo successo consecutivo grazie alla quinta tripla doppia stagionale di James Harden. Successi anche per Toronto, L.A. Clippers, Memphis Grizzlies e Utah Jazz

Philadelphia 76ers-Toronto Raptors 114-123 (Highlights)– “Sto solo provando a migliorarmi ogni anno che passa”. Beh, visti i risultati si direbbe che DeMar DeRozan sta riuscendo particolarmente bene nel suo intento, protagonista anche questa notte della vittoria di Toronto contro i Sixers. Coach Brown manda in campo per la prima volta assieme Joel Embiid e Jahlil Okafor (con scarsi risultati), con Philadelphia che resta aggrappata alla gara soltanto per un tempo. Nella ripresa la peggior squadra NBA record alla mano cade sotto i colpi di Kyle Lowry (20 punti con 5 canestri dalla lunga distanza) e il già citato DeRozan, autore di 31 punti con 11 bersagli dal campo e una vagonata di liberi (9/11). È il suo 13° trentello della stagione; lo scorso anno furono 14 in totale. Serata sfortunata per Embiid invece, che prima poggia male la caviglia nel riscaldamento ma dolorante resta in campo fin quando una botta al naso non lo costringe a risedersi in panchina per un po'. 

Orlando Magic-L.A. Clippers 108-113 (Highlights)- L’aria di casa fa bene a Austin Rivers, cresciuto in Florida dove ha frequentato la Winter Park High School, prima di prendere la strada per Duke. Con una ventina di amici seduti in prima fila, il figlio di coach Doc parte in quintetto al posto di Luc Mbah a Moute fermato da un problema alla spalla, giocando 38 minuti e chiudendo il match a quota 25 punti con 7/10 dall’arco. “È fantastico giocare una partita del genere quando il pubblico sembra essere più concentrato del solito su di te”, ha commentato felice il numero 25 a fine gara. Ai Magic non bastano i 33 punti (massimo in carriera) di Aaron Gordon, migliore dei suoi assieme a un Evan Fournier da 24 con 8 assist. I Clippers mandano tutti gli uomini del quintetto in doppia cifra con un DeAndre Jordan da 22 più 12 rimbalzi, in una serata in cui Orlando ha provato a spezzare il ritmo degli ospiti mandandolo spesso in lunetta. La sua risposta è stata un 9/10 dalla lunetta (12/18 totale in serata) con cui speriamo faccia ricredere molti allenatori.

Miami Heat-Indiana Pacers 95-89 (Highlights) – Non è più una sfida che vale l’accesso alle Finals NBA, anche perché quasi tutti i protagonisti di quelle serie di playoff sono andati via. L’unico superstite è Paul George, miglior marcatore in casa Indiana con i suoi 22 punti e 7 rimbalzi. Tutto inutile però perché a dominare l’incontro è Hassan Whiteside che piazza la sua quarta partita in carriera da 20+20: alla sirena sono 26 punti e 22 rimbalzi, decisivi nel regalare agli Heat il nono successo stagionale. Decisivi inoltre i 29 messi a referto in uscita dalla panchina dalla coppia Johnson & Johnson: 15 per Tyler e 14 per James. Indiana scende così all'ottavo posto a Est, scavalcata dai Pistons.

Memphis Grizzlies-Cleveland Cavaliers 93-85 – I campioni NBA in carica lasciano a riposo i Big Three e perdono la gara di ritorno del back-to-back tutto targato Memphis Grizzlies. Liggins-Smith-Dunleavy-Thompson-Frye: non il quintetto che i tifosi dei Cavaliers sono abituati a vedere sul parquet - Tristan Thompson a parte, giunto alla 394 gara consecutiva, la striscia aperta più lunga dell'intera NBA. Il miglior realizzatore di serata per i Cavs che tirano dal campo con il 37% è Kay Felder che ne mette 14, suo massimo in carriera. Diciassette con undici rimbalzi per Marc Gasol (che a riposo era rimasto nella gara precedente), ma il miglior marcatore in casa Grizzlies arriva dalla panchina: Troy Daniels ne mette 20 in 22 minuti, confermandosi uno dei giocatori più in forma della squadra del Tennessee. Memphis consolida il suo quinto posto in una serata in cui vincono tutte le dirette concorrenti a Ovest. Cleveland invece vede avvicinarsi Toronto, a una sola sconfitta di distanza.

Brooklyn Nets-Los Angeles Lakers 107-97 (Highlights)– Perde ancora la squadra di Luke Walton - multato di 15mila dollari dopo l’espulsione nella gara contro i Kings - battuta nel finale di gara dai canestri di Brook Lopez (20 punti), Trevor Booker (18 rimbalzi, massimo in carriera) e Sean Kilpatrick (22 con 5 assist). I Lakers segnano soltanto sette canestri nel quarto e decisivo periodo, nessuno negli ultimi sei minuti di gioco. Il parziale di 14-5 con cui terminano il match condanna quindi i gialloviola all’ottava sconfitta consecutiva, facendoli precipitare sul fondo della Western Conference.

Houston Rockets-Sacramento Kings 132-98 (Highlights) – I Sacramento Kings tengono fuori DeMarcus Cousins e non entrano mai in partita contro gli Houston Rockets, una delle squadre più in forma del momento. I ragazzi di D’Antoni segnano 50 canestri, 40 dei quali assistiti: il Nirvana per l’ex allenatore dell’Olimpia Milano, che al termine del match ha commentato con un chiaro “Ci stiamo passando il pallone, questa è la notizia più bella”. Quinta tripla doppia stagionale per James Harden: 15 punti, 14 assist e 11 rimbalzi, la quattordicesima in carriera, le stesse fatte registrare da Hakeem Olajuwon con i texani. “Sono onorato - commenta il Barba -. Questo significa che sto entrando nella storia dei Rockets”. 

Dallas Mavericks-Detroit Pistons 85-95 – I 20 punti di Reggie Jackson bastano a Detroit per imporsi all'American Airlines Center, regalando ai Pistons il quattordicesimo successo stagionale. I ragazzi di coach Van Gundy sono bravi a rientrare nel match dopo il -10 in cui erano piombati nel terzo quarto, per poi allungare nel finale di gara approfittando dei cinque minuti di blocco totale in attacco da parte dei Mavericks. Per i padroni di casa il miglior realizzatore è Harrison Barnes che chiude a quota 19 punti.

Utah Jazz-Oklahoma City Thunder 109-89  - La stanchezza ha la meglio sugli Oklahoma City Thunder battuti senza troppa difficoltà dagli Utah Jazz, bravi a fare gara di testa sin dalla palla a due senza mai permettere a Westbrook e compagni di rientrare. Il numero 0 tira 7/25 dal campo, chiudendo il match a quota 27, unico assieme a Enes Kanter (19) e Steven Adams (10) ad andare in doppia cifra, in una serata chiusa dai ragazzi di coach Donovan col 36% dal campo. In casa Jazz si rivede Derrick Favors, ma a trascinare i mormoni ci pensa Rodney Hood con i suoi 25 punti. Per Utah è 16° vittoria stagionale che vale il sesto posto a Ovest.