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NBA, i Rockets fanno piovere triple sui Pelicans

NBA
29 punti, 13 assist e 11 rimbalzi per James Harden, 6^ tripla doppia stagionale (Foto Getty)

Contro New Orleans la squadra di Mike D'Antoni vince 122-100 e segna 24 triple, nuovo record NBA. 15^ tripla doppia per James Harden, che supera Hakeem Olajuwon nella storia dei Rockets

La quindicesima tripla doppia in maglia Rockets di James Harden sarebbe un titolo abbastanza notevole per raccontare la partita tra Houston e New Orleans, non fosse altro per aver superato una leggenda come Hakeem Olajuwon. Ma la vera notizia della serata è la storica prestazione dall’arco dei ragazzi di Mike D’Antoni: 24 triple segnate, 31 triple tentate nel solo primo tempo e 61 nella partita, tutti e tre record buoni per gli annali della NBA. “Cerchiamo di prenderci i tiri giusti, che siano triple o canestri da sotto” ha commentato l’allenatore di Houston. “Qualcosa deve essere a nostra disposizione, la squadra avversaria è costretta a scegliere. E non penso nemmeno che ne stiamo forzando così tante”.

Record — È stata una tripla di Ryan Anderson a 32.3 secondi dalla fine a regalare il record ai Rockets, superando le 23 realizzate dalla stessa Houston nel 2013 e da Orlando nel 2009, anche se il record “overall” appartiene ancora alle 25 realizzate da Cleveland nella gara-2 degli scorsi playoff contro Atlanta. Arrivare a quota 61 in quelle tentate, invece, non era ancora mai stato fatto da nessuno, con il precedente record che si fermava a 50, detenuto sempre dai Rockets lo scorso 25 novembre. “E possiamo fare ancora meglio” ha dichiarato Eric Gordon, che ha firmato il suo massimo stagionale a quota 29 punti in 28 minuti con 7/12 da tre (12^ partita consecutiva con almeno 3 triple segnate, quarta striscia più lunga di sempre). “Non ho alcun dubbio che prima della fine della stagione batteremo di nuovo questi record. Tante squadre cercando di impedirci di arrivare al ferro e questo ci porta a tirare da tre. Perché no? A noi lo scambio non dispiace” ha aggiunto il candidato al premio di sesto uomo dell’anno.

Barba & Dream — Oltre alle sette di Gordon, i Rockets hanno mandato a segno dall’arco anche Trevor Ariza (5/14), Ryan Anderson (2/8), Patrick Beverley (3/8) e Sam Dekker (1/5), oltre ovviamente a James Harden che ha chiuso con 6/12 per 18 dei suoi 29 punti di serata, a cui ha aggiunto 11 rimbalzi e 13 assist per impacchettare la sesta tripla doppia stagionale, quella che gli ha permesso di superare Hakeem Olajuwon nella storia della franchigia. “Il miglior giocatore nella storia dei Rockets — The Dream” ha commentato Harden. “Per me è un risultato incredibile. Il merito è dei miei compagni che segnano i loro tiri, io cerco solo di avere un impatto sulla partita. Ma non è stata una serata diversa rispetto al solito: abbiamo tirato bene e segnato le nostre triple aperte. È il modo in cui giochiamo”.

Pioggia di triple — I Pelicans, che erano in back-to-back dopo aver battuto i Pacers la sera precedente, non sono mai riusciti ad opporsi alla pioggia di triple che si è abbattuta su di loro, anche perché Anthony Davis è rimasto in campo solo per 22 minuti a causa di un colpo alla gamba che lo ha tenuto seduto per la maggior parte del secondo tempo. I Rockets — che mantengono aperta la striscia di 26 partite con almeno 10 triple segnate — hanno tirato 40 triple in quattro delle ultime cinque partite arrivando a quota 12 in stagione. Il tutto grazie al dominio di Harden in attacco, riconosciuto dallo stesso coach avversario Alvin Gentry: “Controlla il gioco, si va alla sua velocità. Sta giocando come un MVP: se si guarda in giro per la lega, non c’è nessuno che stia andando meglio” ha dichiarato l’ex assistente di Mike D’Antoni a Phoenix. Ora i Rockets hanno la striscia aperta più lunga della NBA con 9 successi consecutivi (14 nelle ultime 16): se continuano a tirare così, viene da chiedersi quando finiranno di far piovere triple sulle teste degli avversari.