Giannis Antetokounmpo è tornato in campo stanotte dopo otto gare di assenza e ha subito portato i Bucks al successo realizzando 29 punti in 25 minuti — tra cui gli ultimi due con una schiacciata a partita ormai conclusa che non è piaciuta agli avversari. Dopo la partita però sono state le sue parole a fare rumore, mandando un avvertimento ai compagni: "Siamo 11esimi a Est, perché dovremmo avere rispetto e fair play? Stiamo combattendo per le nostre vite. Se continuiamo a perdere, mezza squadra se ne andrà"
Da mesi ormai non si parla altro che del futuro di Giannis Antetokounmpo, complice anche un rendimento tutt’altro che irresistibile dei Milwaukee Bucks in questa stagione. Il due volte MVP non ha mai fatto mistero di voler competere per il titolo adesso, messaggio che ha ribadito anche stanotte lanciando più di un segnale ai suoi compagni di squadra. Innanzitutto, pur disputando appena 25 minuti, ha realizzato 29 punti trascinandosi al successo. Gli ultimi due, in particolare, hanno fatto alzare più di un sopracciglio, andando in contropiede solitario e schiacciando con una "windmill" a gara ormai conclusa, provocando le ire dei Chicago Bulls e accendendo gli animi nel finale di gara. Dopo la partita, però, lo stesso Antetokounmpo ha spiegato le sue ragioni: "Siamo undicesimi a Est. Dobbiamo trovare la nostra identità. E se è quella di essere un po’ attaccabrighe nel finale, va bene così. Non siamo i campioni in carica. Perché dovremmo far scorrere il cronometro, mostrare rispetto e giocare pulito? Stiamo combattendo per le nostre vite in questo momento".
Un messaggio forte e chiaro, così come non ha fatto mistero della sua frustrazione: "La situazione in cui siamo è molto dura. Sono nella NBA da 13 anni: se continuiamo a perdere, probabilmente metà della squadra non sarà più qui. Non siamo una squadra da playoff. Non mi importa. Alla fine dei conti, voglio solo essere a disposizione, essere in salute e aiutare la mia squadra a vincere. Se una schiacciata a partita finita è quello che serve a tutti per darsi una svegliata e capire che stiamo combattendo per le nostre vite e dobbiamo sporcarci le mani, vada come vada".