Please select your default edition
Your default site has been set

NBA, il ritorno di Thomas condanna Belinelli

NBA
Solo 4/13 per Belinelli in una brutta serata di squadra al tiro (Foto Getty)

Dopo quattro partite di assenza, la point guard dei Celtics torna in campo e segna 26 punti, condannando Charlotte alla quarta sconfitta consecutiva (96-88). 9 degli 11 punti di Marco Belinelli arrivano nell'ultimo quarto

Dopo tre sconfitte consecutive, il ritorno di Isaiah Thomas era il toccasana necessario ai Boston Celtics per risollevarsi un po’ il morale per quella che internamente era considerata una “must-win game”. Certo, per aver ragione dei combattivi Charlotte Hornets la point guard dei biancoverdi ha dovuto fare gli straordinari, giocando quasi 35 minuti di cui tutti i 12 dell’ultimo quarto senza mai riposare. “D’altronde non ha fatto niente per tutta la settimana” ha scherzato Brad Stevens, che sicuramente ringrazia i 26 punti del suo All-Star, miglior marcatore della partita davanti a un eccellente Al Horford da 18 punti, 8 rimbalzi, 5 assist e 5 stoppate, fermandosi a 3 recuperi dal raro 5x5 (ovverosia quando si arriva almeno a cinque nelle principali cinque categorie statistiche).

Sulle spalle di Isaiah – Il numero 4 dei Celtics ha rappresentato la tanto attesa scintilla in grado di tenere in piedi l’attacco di Boston soprattutto nel secondo tempo, dove ne ha segnati 16 giocando quasi 20 minuti sui 24 disponibili. A fine partita scherzando si lamentava dei compagni per quanto fosse “spompo” e si è detto sorpreso di aver giocato tutto l’ultimo quarto, ma che accetterebbe la sfida più spesso: “Avevo una faccia del tipo: ‘Sul serio?’. Non pensavo che mi avrebbe rimesso subito in campo all’inizio dell’ultimo quarto. Ma è fatto così, e io ero pronto a giocare” ha dichiarato il quarto miglior realizzatore della NBA nei quarti quarti a 7.6 punti di media. Una vittoria fondamentale per i Celtics, che temevano di scivolare al 50% di vittorie e invece ora sono terzi a Est, dove però in tre partite di distanza sono racchiuse ben dieci squadre.

Il fallo del Beli – Gli Hornets, nonostante la pesante assenza di Kemba Walker per motivi personali, avevano chiuso il primo tempo avanti di 9 e avevano toccato il +12 nel terzo quarto, ma 9 punti di Thomas avevano riportato subito la partita sui binari dell’equilibrio. Sul punteggio di 79-77 per Charlotte, una tripla di Jae Crowder e il seguente fallo di  Marco Belinelli per fermare il contropiede di Thomas è stato giudicato meritevole di un flagrant di tipo 1. Sono stati i due episodi che hanno fatto partire il parziale di 15-2 che ha deciso la partita, rendendo inutile lo sforzo di Belinelli, che ne ha messi 9 dei suoi 11 nel solo ultimo quarto a cui ha aggiunto 4 assist pur chiudendo con 4/13 al tiro. Tutti gli Hornets hanno tirato male dal campo, chiudendo con il 32.7% di squadra e il 26% da tre – complice anche l’ottima difesa di Boston, specialmente in un secondo tempo in cui i Celtics li hanno tenuti a un rating offensivo di 86.8.

Zero su quattro – Il miglior marcatore per gli Hornets è stato Nicolas Batum, che ha finito la sua gara con 22 punti e 10 rimbalzi con 5 assist e 5 palle perse, prendendosi carico della creazione di gioco per sopperire all’assenza di Walker, sostituito in quintetto da Ramon Sessions (13 punti, 6 rimbalzi e 6 assist per lui). Per Charlotte si tratta della quarta sconfitta consecutiva in una trasferta da cinque partite: ad Atlanta avranno l’occasione di evitare il cappotto, ma gli Hawks sono reduci da una sorprendente vittoria a Toronto e gli Hornets hanno perso dieci delle ultime undici sul loro campo. Ci sarà bisogno della difesa, anche perché coach Clifford ha definito le tre partite precedenti ai Celtics “le peggiori prestazioni difensive del mio periodo da capo-allenatore”.