VIDEO. Episodio curioso per la stella dei Thunder, che dopo aver chiamato timeout lancia il pallone in direzione dell'arbitro Tre Maddox colpendolo in testa. Nonostante le scuse e la professione di innocenza ("Non mancherei mai così tanto di rispetto nei confronti del gioco", il suo commento dopo la partita), la terna non lo ha ritenuto involontario e gli ha rifilato il decimo fallo tecnico stagionale
L'episodio è curioso e nel gesto non c'è palese volontarietà, ma il rapporto tra i fischietti e il candidato MVP in questa stagione è quantomeno conflittuale: Westbrook durante e dopo la partita si è profuso in scuse ("L'ho chiamato per nome, si è girato verso di me e poi ha guardato da un'altra parte. Non so nemmeno cosa dire, non sono quel tipo di ragazzo. Non l'ho mai fatto prima"), ma il timing del lancio è quantomeno sospetto, visto che Westbrook si era appena lamentato per due fischi non arrivati dopo delle penetrazioni in area. Gli arbitri però sono stati molto chiari nella loro spiegazione: "Invece di darla all'arbitro più vicino l'ha lanciata in uno spazio in cui era presente Tre, che non stava guardando, e lo ha colpito in faccia. Questo è un tecnico". Già in un'altra occasione Westbrook aveva ricevuto un tecnico per aver lanciato la palla da metà campo contro i Blazers, violazione che poi gli è stata tolta quando gli arbitri hanno convenuto che si trattasse di un gesto non intenzionale. Questo episodio però lo porta a soli sei falli tecnici dalla sospensione automatica di una partita prevista al superamento del sedicesimo: decisamente un'evenienza da evitare per gli Oklahoma City Thunder che dipendono quasi interamente dal loro numero 0.