I nuovi Lakers di Magic Johnson sfidano i soliti San Antonio Spurs (in diretta dalle 21.30 su Sky Sport 2), provando a battere i texani in casa dopo tre anni di astinenza
Non ci saranno in campo Tim Duncan e Kobe Bryant, e l’effetto sarà in effetti un po’ straniante, ma questo non significa che lo scontro tra San Antonio Spurs e Los Angeles Lakers sia privo di interesse. Perché per quanto si affrontino due squadre dai lati opposti della classifica — gli Spurs secondi a Ovest e reduci da otto vittorie nelle ultime dieci, i Lakers da sei nelle ultime otto — e i due primi incontri abbiano dato esito netto (due vittorie per gli Spurs, di cui la seconda 40 punti), da una partita di matinée domenicale non si può mai sapere cosa aspettarsi. Nero-argento e giallo-viola (nel tradizionale abito bianco della domenica) si affronteranno stasera alle 21.30 in diretta su Sky Sport 2 e in replica nella giornata di lunedì alle 14 e alle 23, con dei nuovi spunti di interesse per la seconda parte di stagione: come procederà il reinserimento di Pau Gasol nelle rotazioni degli Spurs? E come reagiranno i Lakers dopo la rivoluzione ai vertici della dirigenza?
Nuovo corso, vecchi risultati — Sarà come l’inizio di una nuova stagione per i gialloviola, che sono alla prima in casa dopo la pausa per l’All-Star Game e intendono fare una bella impressione al nuovo plenipotenziario della squadra, Magic Johnson. “È come se si ricominciasse tutto dall’inizio, cercando di impressionare”, ha spiegato D’Angelo Russell al Los Angeles Times. “È come arrivare in una nuova squadra. Tutti vogliono fare una bella impressione al nuovo GM e i membri della dirigenza, sia con le prestazioni in campo che con il comportamento fuori. È tutto diverso”. L’atteggiamento potrà essere diverso, ma i risultati dovranno essere in linea con quanto fatto dopo il primo mese di regular season: con i playoff ormai lontanissimi, ai Lakers conviene dare il maggior spazio possibile ai propri giovani per dare loro esperienza e, allo stesso tempo, perdere il maggior numero di partite da qui alla fine della stagione. Il motivo è molto semplice: la scelta al prossimo Draft rimarrà tra le mani dei Lakers solo nel caso in cui finisca nella top-3 (come successo negli ultimi due anni), altrimenti finirà ai Philadelphia 76ers per via di trade precedenti. Inoltre, tenendo la scelta di quest’anno i Lakers terrebbero anche quella del 2019, che altrimenti finirebbe ad Orlando senza alcuna protezione. Quindi, l’incentivo per fare quello che in gergo tecnico è chiamato “tanking” (perdere partite per avere migliori posizioni al Draft) è doppio: non avere quelle due scelte sarebbe un pessimo colpo per la ricostruzione dei Lakers da parte di Magic e del probabile nuovo GM Rob Pelinka.
Favoriti d’obbligo - In una sfida che ha spesso stata delicata sfida di playoff a Ovest, fa strano pensare come in realtà negli ultimi anni il dominio degli Spurs (ancora sulla cresta dell’onda a differenza degli avversari), abbia portato i texani a vincere le ultime sette sfide consecutive contro i losangelini e addirittura le ultime sei giocate allo Staples, senza che i gialloviola siano mai risultati particolarmente insidiosi. La novità in casa San Antonio è proprio l’ex di giornata Pau Gasol, fuori per 15 partite a causa dell’infortunio alla mano e ritornato in campo due giorni fa nel successo dei nero-argento contro i Clippers. Diciassette punti in uscita dalla panchina per il catalano, motivato a riprendersi quel posto da titolare momentaneamente occupato da Dewayne Dedmon: “È tutta questione di abitudine e confidenza. Se entra il primo tiro, è poi probabile che vada a segno anche il secondo. Sono rimasto in parte sorpreso di aver ritrovato subito la mira dopo essere stato lontano dal parquet per cinque settimane”. La sfida sembra essere di quelle proibitive per i padroni di casa: stasera dalle 21.30 su Sky Sport 2 proveremo ad averne la conferma.