Si celebra la festa del papà e anche Danilo Gallinari vuole festeggiare suo padre Vittorio. Lo fa con questo video che vede i due protagonisti per le strade di Milano, tra ricordi del passato e qualche sfottò di famiglia...
Si dice che una mela non cada mai troppo lontano dall’albero: un detto che vale sicuramente per Danilo Gallinari, figlio d’arte su un campo da basket visto la carriera – lunga quasi vent’anni – di suo padre Vittorio in Seria A, dove è stato a lungo una delle bandiere della squadra di Milano nella prima metà degli anni Ottanta. Vittorio, talento offensivo magari non sfavillante ma grande presenza difensiva, con la maglia dell’Olimpia vince 4 scudetti, 1 coppa dei campioni (nel 1987, l’anno del Grande Slam), 1 coppa Korac, 1 coppa delle coppe e 3 coppe Italia. Un palmares di tutto rispetto, impreziosito da altri successi con la maglia della Virtus Bologna (2 coppe Italia e un’altra coppa delle coppe) in una carriera che lo ha visto indossare anche le divise di Pavia (in Serie A2), Verona e Livorno, prima di chiudere l’avventura da professionista militando nella sua squadra di casa, a Casalpusterlengo. Dove cresce il giovane Danilo – che pur ci tiene a definirsi di Graffignana – che in occasione della festa del papà riconosce come vita e carriera del padre siano state centrali per lo sbocciare della sua passione: “Nata attorno ai 6 anni, quando ho iniziato ad andare a vedere i suoi primi allenamenti. Credo che il mio amore per questo gioco sia iniziato proprio in quei momenti”.
L’allievo che supera il maestro – Nel giro di un decennio, il figlio di Vittorio cresce in centimetri e talento, cominciando a segnalarsi tanto in Italia quanto all’estero, attraendo così le prime attenzioni dagli scout ma, soprattutto, iniziando ad aver la meglio con costanza sul padre nei consueti uno-contro-uno familiari: “Dai miei 15 anni in poi lo battevo con regolarità”, racconta divertito l’ala oggi ai Nuggets, che ha le idee chiare anche su un possibile scontro diretto con suo padre, entrambi al massimo delle loro forze: “Vincerei io, non ho dubbi”, afferma sicuro. “Era bravo anche lui, ma io sono un po' meglio. In particolare a guadagnarmi i falli, e lui era un gran difensore ma anche molto falloso. Avrei fatto presente agli arbitri questa sua caratteristica, per cui credo che contro di me non avrebbe avuto nessuna possibilità di battermi”. Affermazioni che si fermano appena prima di sconfinare nel terreno del trash talking, ma ovviamente pronunciate col sorriso sulle labbra e soprattutto con un misto di affetto e riconoscenza che nella giornata dedicata ai papà Danilo Gallinari non vuole nemmeno mascherare: in fondo è il suo modo di fare gli auguri a papà Vittorio.