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NBA, risultati della notte: 49 di Lillard su Miami

NBA

Portland vince l'ottava partita nelle ultime 10 gare, trascinata dai 49 punti di Damian Lillard. I Sixers battono Boston orfana di Isaiah Thomas. La sfida tra i centri più promettenti dell'intera lega se l'aggiudica Anthony Davis e i suoi New Orleans Pelicans

Miami Heat-Portland Trail Blazers 104-115 — Vittoria di prestigio e di estrema importanza per i Blazers, che vanno a vincere sul campo dei caldissimi Heat grazie a una super prestazione di Damian Lillard, autore del suo massimo stagionale da 49 punti — di cui 28 nel decisivo secondo tempo — e il career-high di 9 triple segnate (14/21 in generale dal campo). In una situazione complicata — ultima fermata di una trasferta di cinque partite, per di più in back-to-back — Lillard ha preso in mano la partita nel finale, mettendo a segno 16 dei 28 punti dei Blazers negli ultimi 8 minuti di gara, con i padroni di casa che hanno risposto solo con 18, guidati dalla panchina dai 24 di James Johnson (51-14 il conto per le riserve delle due squadre). L’assenza di Dion Waiters si è fatta sentire per Miami, che ha perso solamente la seconda partita nelle ultime 17 in casa, travolta anche dai 21+12 di Jusuf Nurkic e i 18 di C.J. McCollum. Con questa vittoria — l’ottava nelle ultime dieci — i Blazers si portano a una sola partita di distanza da Denver, mentre Miami scivola dal settimo al nono posto nella Eastern Conference.

Brooklyn Nets-Dallas Mavericks 104-111 — Dopo averne presi 42 dai Sixers, i Mavericks si rialzano e vincono sul campo dei Nets grazie agli unici due reduci della squadra del titolo del 2011: Dirk Nowitzki ha chiuso con 23 punti e J.J. Barea ne ha aggiunti 20, di cui nove in fila negli ultimi cinque minuti per mettere in ghiaccio la partita. Dall’altra parte non sono bastati i 27 di Brook Lopez e i 18 di Spencer Dinwiddie dalla panchina, sopperendo a un Jeremy Lin uscito dopo soli 7 minuti in campo per una distorsione alla caviglia destra. Dallas rimane ancora in corsa per l’ottavo posto a Ovest distante solo tre partite, ma è attesa da quattro partite casalinghe molto impegnative contro Golden State, Clippers, Toronto e Oklahoma City.

Philadelphia 76ers-Boston Celtics 105-99 — Sfruttando l’assenza di Isaiah Thomas, i Sixers si tolgono la soddisfazione di rimontare 13 punti e battere i Celtics per la prima volta in stagione dopo tre sconfitte. I grandi protagonisti sono Robert Covington e Dario Saric (sempre più convincente nella sua rincorsa al premio di Rookie dell’Anno), autori entrambi di 23 punti con canestri decisivi nel finale, quelli che dall’altra parte non è riuscito a segnare Al Horford dopo aver registrato il massimo stagionale da 27 punti nei primi tre quarti. È stato proprio nell’ultimo quarto che i biancoverdi hanno sofferto l’assenza del loro leader, finendo con 6/24 al tiro negli ultimi dodici minuti e concedendone 29 in difesa, presentandosi così alla sfida di martedì notte contro Washington con solo una partita e mezza di vantaggio per difendere il secondo posto alle spalle di Cleveland.

Detroit Pistons-Phoenix Suns 112-95 — Ci è voluto più del previsto, ma alla fine i Pistons vincono agilmente grazie a un ultimo quarto da 35-20 ai danni dei Phoenix Suns. E dire che gli ospiti erano stati avanti anche di 12 punti nel terzo quarto, prima di subire la rimonta guidata dai 23 con 8 assist di Kentavious Caldwell-Pope e la doppia-doppia da 18+18 di Andre Drummond. Dopo aver già registrato il record di sempre contro Sacramento, i Suns hanno schierato un quintetto ancora più giovane formato da Tyler Ulis (il migliore con 17 punti), Derrick Jones Jr., TJ Warren, Marquese Chriss e Alex Len, con una media inferiore ai 22 anni. Di tutt’altra natura gli obiettivi invece dei Pistons, ora di nuovo in possesso dell’ottavo posto a Est dopo la sconfitta di Miami.

San Antonio Spurs-Sacramento Kings 118-102 — Tutto facile anche per gli Spurs, che pur finendo il primo quarto sotto di 6 punti dopo aver sbagliato 12 dei primi 13 tiri tentati, hanno sbrigato la pratica Sacramento nei due quarti centrali segnando 78 punti e concedendone solo 47, tenendo a riposo Kawhi Leonard per tutto l’ultimo quarto (solo 12 punti per lui) e godendo dei 40 punti in coppia di Aldridge (18) e Gasol (22). Positiva anche la prestazione di un Tony Parker da 16 punti e 7 assist in 20 minuti, mentre per gli ospiti il migliore è stato Willie Cauley-Stein con 18 punti, gli stessi segnati da Buddy Hield che ha aggiunto anche 5 rimbalzi e 5 assist oltre a un positivo Skal Labissiere da 14 in 23 minuti.

New Orleans Pelicans-Minnesota Timberwolves 123-109 — Dopo un normale periodo di rodaggio, pare che la combinazione tra Anthony Davis e DeMarcus Cousins stia iniziando a dare qualche frutto: la vittoria sui T’Wolves è la quarta nelle ultime cinque per i Pelicans, anche se quella precedente era arrivata senza l’ex King in campo. I due lunghi ex Kentucky hanno guidato sei giocatori in doppia cifra finendo con 28+12 (AD, che ha subito un doloroso ginocchio-contro-ginocchio nel finale, ma senza conseguenze) e 15+11 (Boogie), godendo delle grandi serate di Jrue Holiday (21 punti) e il massimo stagionale di Jordan Crawford con 22 in 21 minuti. Poco da fare per i T’Wolves, il cui momento positivo sembra essersi già esaurito: non sono bastati i 33 con 14/27 al tiro di Karl-Anthony Towns e i 25 di Andrew Wiggins, mentre un Ricky Rubio da 10 punti e 14 assist ha sbottato dopo la gara. “In questa trasferta abbiamo giocato come se non ci importasse niente. È una vergogna giocare tre partite come le ultime che abbiamo fatto: erano le gare più importanti di tutta la stagione”.

Toronto Raptors-Indiana Pacers 116-91 — Nel primo dei tre incontri delle prossime due settimane, i Raptors hanno vita facile contro i Pacers e all’intervallo hanno già 17 punti di vantaggio, permettendosi il lusso di tenere a riposo un DeMar DeRozan da 22 punti per tutto il quarto finale. Tutti i giocatori del quintetto dei canadesi hanno chiuso in doppia cifra, mentre dall’altra parte Paul George ha guidato i suoi con 18 punti ma pagando il brutto 41% al tiro di squadra, con Indiana che ha perso l’ottava delle ultime nove partite di regular season contro i Raptors. Si conferma poi la regola che da quasi un mese vede i Pacers alternare una vittoria e una sconfitta senza mai andare in striscia.