Decisivo nel successo degli Heat, recordman ogni epoca nella storia della franchigia per rimbalzi catturati in una singola stagione e uscito sul finire di gara a causa di un doloroso e casuale taglio alla mano: è successo davvero di tutto al numero 21 contro i Suns
I Miami Heat, sempre più lanciati verso un tanto insperato quanto meritato posto ai playoff a Est, sembrano davvero aver fatto tredici quando tre stagioni fa decisero di concedere una possibilità ad Hassan Whiteside, scaricato dai Kings dopo un paio d’anni non convincenti e costretto a peregrinare in giro per il mondo alla ricerca di una squadra che lo facesse giocare. Con gli Heat è stato subito amore, conquistato a suon di rimbalzi e stoppate. “È il nostro centro di gravità”, commenta il compagno di squadra Willie Reed, che strofina già le mani pregustando le gare che coach Spoelstra dovrà concedergli da titolare. Già, perché a fare tredici stanotte è stato anche il numero 21, schiantatosi contro il tabellone nel tentativo di mettere a referto la quarta stoppata e ritrovatosi la mano devastata da un taglio che ha richiesto tredici punti di sutura. Non la prima volta che gli succede, visto che due stagioni fa per un taglio nello stesso posto (tra il dito medio e l’anulare della mano destra) servirono tre punti in meno per chiudere la ferita e soprattutto tre gare fuori dal campo per recuperare a pieno dall’infortunio.
Una serata da record – “La speranza è che stia subito bene”, racconta fiducioso Goran Dragic a fine gara. “In qualche modo dovrà pur scendere in campo il prima possibile, a ogni costo”, commenta senza mezze misure James Johnson, rassicurato anche dalla foto postata su Instagram dallo stesso Whiteside in cui sorride assieme al campione del mondo di MLB Dexter Fowler presente all’American Airlines Arena. “Tutti abbiamo pensato che fosse lo stesso identico punto della scorsa volta – chiosa coach Spoelstra -, vedremo e valuteremo tempi e modi del recupero”. Nominato giocatore della settimana a Est, Whiteside è stato decisivo anche prima di essere costretto ad abbandonare il campo, grazie ai 23 punti e 14 rimbalzi messi a referto; cifre che gli permettono di entrare nella storia della franchigia della Florida, scavalcando Rony Seikaly che nella stagione 1991/1992 aveva catturato 934 rimbalzi totali in quella regular season. Il numero 21 con la partita di stanotte sale a quota 936, record ogni epoca per Miami, con la 57^ gara stagionale in doppia cifra alla voce rimbalzi (anche questo da record per gli Heat), nonché la 13^ gara consecutiva in doppia doppia. L’ennesima dimostrazione di forza sotto canestro, quando in realtà ne sarebbero bastati 13 per entrare nella storia. Non ricordategli quel numero però, perché potrebbe arrabbiarsi.