La frustrazione in casa Cleveland Cavaliers è davvero tanta, come dimostra anche LeBron James, sceso in campo nonostante il problema alla vista e costretto a combattere anche contro gli occhiali
Un’istantanea efficace del momento di questi Cleveland Cavaliers è la scena vista nel primo quarto della sfida persa dai campioni NBA contro Washington. La presenza in campo di LeBron James, dopo il colpo all’occhio subìto da Jeremy Lamb nella sfida contro Charlotte, non era ancora certa a poche ore dalla palla a due. Il numero 23 infatti dopo lo scontro aveva parzialmente perso la vista dall’occhio destro e lo specialista degli Hornets aveva confermato che la cornea poteva risultare parzialmente danneggiata. Una situazione da non sottovalutare, come non lo erano però gli Washington Wizards, in una sfida che senza LeBron sarebbe stata già segnata dall’inizio. Cleveland infatti in questa regular season (e non solo da oggi) non può fare a meno del suo Re: nelle sei partite in cui James è rimasto a guardare, i Cavs hanno sempre perso. Così il numero 23 è sceso sul parquet al fischio di inizio, con tanto di occhialoni protettivi a-là Kareem Abdul-Jabbar. Per chi non è abituato a indossarli però, può risultare complesso riuscire a trovare la via del canestro e James non fa eccezione. Sbagliati i primi due tiri, James non ci vede più dalla rabbia e li scaglia via. Alla fine arrivano 24 punti, 11 rimbalzi e 8 assist; la solita partita in ufficio. Peccato per Cleveland che non sia anche sinonimo di vittoria.