Dopo quasi 30 anni dalla sua apertura nel 1988, chiude i battenti una delle arene storiche del basket NBA; quella in cui i Detroit Pistons hanno vinto ben tre titoli, compiendo imprese memorabili che resteranno nella storia del Gioco
Nell’ultima delle 29 stagioni trascorse giocando al Palace of Auburn Hills, il momento più rappresentativo e toccante per i Detroit Pistons è proprio quello che arriva alla fine della regular season, che sancisce la chiusura di una pagina storica per la franchigia del Michigan e per tutta la città. I Pistons dal prossimo ottobre infatti cambieranno casa, trasferendosi alla Little Caesar Arena, all’interno della quale la speranza sarà riuscire a bissare almeno in parte i successi ottenuti al Palace. “In pochi hanno avuto il coraggio di dirlo, ma negli anni in cui dominavamo in questa arena, ci chiedevamo spesso nello spogliatoio come sarebbe stato se avessimo giocato in centro città”, racconta Chauncey Billups a margine della cerimonia tenuta durante l’intervallo del match perso contro gli Washington Wizards. “Penso che sia fantastico che adesso vadano a giocare a Detroit: i giocatori hanno una grande opportunità”.
Parata di stelle - C’erano un po’ tutti questa notte, a partire da Dennis Rodman, protagonista con il suo solito look sopra le righe (e una sciarpa legata alla vita stile vu cumprà di dubbio gusto), oltre ai vari Isiah Thomas, Ben Wallace e Rip Hamilton. “Stare al loro fianco su questo parquet è un onore”, ha commentato Andre Drummond che assieme agli altri giocatori ha preso parte alla cerimonia prima di rivestire la divisa da gioco. Mancava Rasheed Wallace, ma c'erano comunque buona parte di quelle squadre che hanno portato a casa la vittoria finale nel 1989, nel '90 e nel 2004. Il lascito migliore è quello pronunciato proprio da Thomas, che chiude raccontando: “Un sacco di squadre hanno vinto due titoli NBA, ma è quando inizi a metterne assieme tre, quattro o cinque che la tua diventa una vera e propria dinastia. Un marchio con il quale lasciare un’impronta. Credo che il nostro ciclo servì per lanciare i Pistons e che Ben, Chauncey, Rip e la loro squadra hanno dato una marcia in più. Quello che serve adesso è tornare a vincere di nuovo”. In quel caso la nostalgia per il Palace si sentirà molto meno.