Please select your default edition
Your default site has been set

NBA, anteprima playoff: Toronto vs. Milwaukee

NBA

Dario Vismara

Lowry e DeRozan ricominciano la loro corsa ai playoff incontrando i giovani Bucks di Giannis Antetokounmpo. Uno scontro di stili interessante tra due delle squadre più in forma della Eastern Conference

Contrariamente a quello che si potrebbe pensare superficialmente, questi non saranno i primi playoff di Giannis Antetokounmpo. Il greco aveva già preso parte al primo turno dei playoff due stagioni fa contro i Chicago Bulls, peraltro concludendo la sua prima esperienza in maniera terribile con un’espulsione dopo soli 15 minuti (col risultato sul -30) caricando a testa bassa Mike Dunleavy che gli era entrato sotto pelle facendolo innervosire. Sono passati solamente due anni, eppure Antetokounmpo è un giocatore completamente diverso da quel giovane facilmente irritabile, un talento oramai da quintetti All-NBA in grado di catalizzare su di sé tutte le attenzioni in questo primo turno di playoff contro i Toronto Raptors. I quali oppongono due stelle di assoluto livello come Kyle Lowry e DeMar DeRozan, ma soprattutto una squadra più profonda e completa, che finalmente si è tolta la scimmia dalla spalla del superamento di una serie di playoff (con la cavalcata fino alle finali di conference dello scorso anno) e promette, con un roster al completo, di dare battaglia anche quest’anno.

Stato di forma delle squadre

La stagione dei Raptors ha vissuto tre fasi distinte: una prima parte eccellente (22-8 appena dopo Natale) grazie a un attacco che viaggiava a livelli storici; un calo nei mesi invernali fino alla pausa per l’All-Star Game (10-12 con una striscia di 11 sconfitte in 15 partite); il ritorno ai livelli abituali con un ottimo finale di stagione (12 vittorie nelle ultime 14). Il rientro di Kyle Lowry è stato assorbito senza scossoni e il playmaker è sembrato già in buone condizioni, specialmente in termini di minutaggio; con le acquisizioni di Serge Ibaka e P.J. Tucker, i Raptors sembrano essere la squadra più in forma della Eastern Conference (miglior Net Rating tra le squadre ai playoff a est dopo la pausa, grazie soprattutto alla quarta miglior difesa). Allo stesso modo, i Bucks si sono rialzati da un momento difficile cavalcando il rientro di Khris Middleton, che ha sopperito in maniera eccellente alla perdita di Jabari Parker nel corso della stagione. Con l’esterno in campo i Bucks hanno il miglior Net Rating di squadra (+5.7 e -7.3 senza) e dal suo rientro in quintetto hanno raccolto 17 vittorie e 6 sconfitte per chiudere la stagione, sbloccando le combinazioni dei quintetti in grado di cambiare su tutti i blocchi con lui, Antetokounmpo, Malcolm Brogdon, Tony Snell e Thon Maker, il quarto più utilizzato di tutta la stagione con un Net Rating di +11.9 (12 vittorie e 3 sconfitte quando è sceso in campo).

I precedenti

Le quattro sfide stagionali sorridono ai canadesi, vincenti in tre occasioni diverse tra novembre, dicembre e gennaio sempre in maniera netta. L’ultimo incontro però ha visto vincitori i Bucks, trascinati dalle prestazioni in coppia cifra di Middleton (24), Antetokounmpo (21) e Malcolm Brogdon (17), oltre a un sorprendente e irripetibile Spencer Hawes da 16 e 8 in 17 minuti. Questa è l’unica base di partenza a nostra disposizione per prevedere il comportamento delle due squadre, che non si sono mai incontrate prima ai playoff (unica serie “inedita” di questo primo turno). I Bucks dovranno stare attenti soprattutto alle rimonte, vero e proprio marchio di fabbrica dei Raptors: ben 21 volte in questa stagione gli uomini di coach Casey hanno vinto dopo essere stati sotto di almeno 10 punti, grazie a un rendimento nell’ultimo quarto a dir poco eccellente.

Punti di forza & deboli

Grazie soprattutto all’eccellente panchina da cui si alzano Cory Joseph, Patrick Patterson e P.J. Tucker, i Raptors hanno il miglior differenziale su 100 possessi nell’ultimo quarto (+13.0), pur avendo uno dei peggiori in apertura di gara. Il loro stile di gioco non è particolarmente votato alla circolazione di palla – anzi, con il 47% di assist sono la squadra che meno produce canestri da passaggi vincenti – ma si basa sulle capacità con la palla in mano di Lowry e DeRozan, tra i migliori nel gestire il pick and roll di tutta la lega specialmente nel penetrare nel cuore della difesa. Una qualità che condividono con i Bucks, la squadra che più di ogni altra basa la propria prolificità offensiva sulle conclusioni nei pressi del ferro: Milwaukee infatti prende fuori dall’area solamente il 47% dei loro tiri, e per quanto la percentuale sia nettamente in crescita rispetto allo scorso anno, le doti di tiro di questo roster sono sospette (e facilmente sfruttabili dagli avversari). Il loro punto di forza, però, è la versatilità difensiva che permette loro di cambiare su tutti i blocchi (gli avversari riescono a costruire un tiro solo il 27% delle volte dopo un gioco a due, dato più basso della lega), con lunghezza di braccia e atletismo che potrebbero dare diversi grattacapi ad un attacco poco abituato a far girare il pallone e a muoversi sul lato debole come quello dei Raptors.

Matchup

Ogni partita contro Milwaukee parte da un enorme problema: chi marca un giocatore dal profilo fisico e tecnico unico come Giannis Antetokounmpo? E soprattutto, chi è in grado di tenerlo lontano dal pitturato? I Raptors opporranno una rotazione formata da DeMarre Carroll (contro cui però Giannis ha tirato 12/19 negli incontri stagionali), la fisicità di P.J. Tucker e volendo anche la versatilità di Patrick Patterson, ma nessuno può pareggiare la sua combinazione di stazza, atletismo e velocità, specialmente quando lanciato in transizione. Allo stesso modo, i Bucks avranno bisogno di eccellenti prestazioni difensive da parte di Brogdon e Dellavedova su Lowry e della coppia Tony Snell-Middleton su DeRozan, sperando che i lunghi Thon Maker e soprattutto Greg Monroe (fondamentale in attacco quando esce dalla panchina) reggano difensivamente contro le due guardie canadesi per forzare il maggior numero di conclusioni contestate, difetto che i canadesi tendono ad avere ai playoff. Tra le due squadre, quella che più ha interesse ad abbassare i ritmi sono certamente i Raptors, che hanno un attacco meglio spaziato a metà campo specialmente da quando possono contare su Serge Ibaka: dovranno essere in grado di muovere abbastanza gli eccellenti atleti di Milwaukee per indurli in errore, e tenere in difesa per impedire loro di fare danni al ferro. Due obiettivi ragionevolmente ottenibili da parte di un gruppo con più esperienza e più motivazioni come quello dei Raptors, favorito dal BPI di ESPN all’83% per il passaggio del turno (con il 30% di possibilità di chiudere in cinque partite).