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NBA, tante novità a Detroit: nuova arena e nuovo logo per i Pistons

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Tante novità a Detroit: cambia il logo dei Pistons (che torna ad assomigliare a quello dei "Bad Boys" di fine anni '80), si aprono le porte della nuova arena e la città si candida all'All-Star Game

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Una novità che assomiglia a un ritorno: i nuovi Detroit Pistons – quelli che dalla prossima stagione torneranno ad abitare la storica downtown cittadina abbandonando il Palace di Auburn Hills per inaugurare la nuova arena – hanno svelato un restyling del proprio logo, il primo dopo 12 anni. E si tratta di un ritorno al passato (seppur rivisto in una declinazione moderna), ed esattamente al logo della squadra due volte campione NBA sul finire degli anni ’80. Quei “Bad Boys” di Detroit – capitanati da Isiah Thomas e Joe Dumars ma con personaggi coloriti passati alla leggenda come Bill Laimbeer e un giovane Dennis Rodman – sono la squadra che più ha reso orgogliosi i cittadini di “Motor City” ed è proprio a quella tradizione vincente che strizza l’occhio il logo appena svelato, per segnalare un nuovo inizio dopo gli ultimi anni non proprio contraddistinti da molte soddisfazioni. Da quando la squadra si è spostata da Fort Wayne a Detroit, nel 1957, il logo della squadra è rimasto sostanzialmente ancorato ad alcuni tratti distintivi (con una piccola eccezione, il decennio tra il 1996 e il 2005 quando ha fatto la sua comparsa il cavallo): la forma circolare – con evidenti richiami al pallone da basket – la scritta Detroit Pistons e i colori, il rosso, il bianco e il blu. Questi elementi restano tutti confermati anche nell'ultima versione, appena presentata al pubblico grazie anche alll'intervento di un'artista che ha disegnato il nuovo logo durante un'esibizione live.  

Tante novità a Detroit

Le modifiche al logo non sono certo l’unica novità che vede protagonisti i Detroit Pistons. A partire dal prossimo campionato, infatti, la squadra di coach Stan Van Gundy giocherà le proprie gare interne alla Little Caesars Arena (che condividerà con la squadra locale di hockey, i Detroit Red Wings), in una downtown cittadina che già ospita anche lo stadio dove si esibiscono i Lions nel football e i Tigers nel baseball. Il centro cittadino di Detroit diventa così l’unico in tutti gli Stati Uniti dove – con uno spostamento a piedi di una decina di minuti – si possono potenzialmente coprire tutti e quattro i principali sport professionistici americani, una caratteristica che dovrebbe aiutare molto la ripresa di una downtown a lungo abbandonata a se stessa, in un periodo storico complicato che ha visto la città essere costretta a dichiarare bancarotta. Per i Pistons si tratta di un ritorno in città, dove già si esibivano alla Cobo Arena negli anni ’60 e ’70; a quel periodo è seguita la fuga verso le aree più esterne, prima al Silverdome di Pontiac e poi al Palace di Auburn Hills. Oggi la costruzione della Little Caesars Arena permette agli abitanti di Detroit di tornare ad abbracciare la propria squadra, ma approfittando della nuova arena i Pistons hanno già fatto domanda presso gli uffici della lega per avanzare anche la propria candidatura a ospitare l’All-Star Game NBA, o nel 2020 o nel 2021. L’ultima volta che le stelle si erano esibite a Detroit è stato nel lontano 1959, mentre vent’anni dopo l’All-Star Weekend era andato in scena al Silverdome. Le novità e i cambiamenti che investono la squadra del Michigan portano oggi una nuova ventata di entusiasmo in città: non resta altro da fare che tornare a vincere.