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Mercato NBA, Patrick Patterson firma con OKC: triennale da 16 milioni

NBA
Patrick Patterson, 28 anni, in carriera ha giocato per Houston, Sacramento e Toronto (foto Getty)

Il lungo ex Toronto ha trovato un accordo per diventare l’ala forte titolare degli Oklahoma City Thunder: ecco perché potrebbe rivelarsi uno dei migliori contratti della lega

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Dopo aver scambiato Domantas Sabonis per arrivare a Paul George e aver perso Taj Gibson in free agency, gli Oklahoma City Thunder avevano un buco da riempire nella posizione di 4 titolare. Dopo aver parlato per qualche giorno con Rudy Gay, ora il GM Sam Presti ha trovato il suo uomo: come riportato da Adrian Wojnarowski di ESPN, i Thunder sono giunti a un accordo con il 28enne Patrick Patterson, che firmerà un contratto da 16.4 milioni per i prossimi tre anni, con l’ultima stagione con opzione a favore del giocatore. Un contratto standard definito come la Mini-Mid Level Exception – uno dei pochi a disposizione dei Thunder che si trovano vicini alla luxury tax (dovendo peraltro ancora rifirmare Andre Roberson) – ma che può rivelarsi un grandissimo affare per un giocatore che, anche solo nella scorsa stagione, guadagnava ben più dei 5 milioni abbondanti di questo accordo. Sotto certi aspetti, Patterson è uno dei giocatori più sottovalutati della lega: le sue cifre grezze (6.8 punti e 4.5 rimbalzi in 25 minuti) non raccontano per nulla la sua utilità sul campo da gioco, data soprattutto dalla prolificità nel tiro perimetrale (37% da tre nella scorsa stagione e in carriera) e la qualità difensiva, grazie alla capacità di marcare più di una posizione grazie alla rapidità di piedi. Patterson ha però perso minuti nell’ultima stagione a Toronto per colpa di un ginocchio sinistro in disordine e per l’arrivo di Serge Ibaka – rinnovato a cifre notevoli dai Raptors insieme a Kyle Lowry, tanto da mandarli ben oltre la tassa di lusso e quindi rendere impossibile trattenere “2Pat” –, oltre alle ben note difficoltà a rimbalzo difensivo che lo hanno sempre limitato a un ruolo in uscita dalla panchina. Ma questo suo difetto potrebbe essere mitigato dalle presenze di un compagno di reparto come Steven Adams e soprattutto due rimbalzisti come Russell Westbrook e Paul George, facendo invece quello che sa fare meglio: aiutare la squadra a vincere aprendo il campo in una delle peggiori squadre nel tiro da fuori. Nei suoi quattro anni in Canada, i Raptors sono sempre andati enormemente meglio quando lui è stato sul parquet: +10.9 di differenziale su 100 possessi lo scorso anno (e solo +0.9 senza); +9.3 due anni fa (+0.8 senza); +5.3 tre stagioni fa (+0.8 senza); e +9.3 nelle 63 partite disputate con i canadesi dopo essere stato scambiato da Sacramento nel pacchetto per Rudy Gay (solo +1.7 senza). È curioso che proprio le carriere dei due giocatori si siano incrociate di nuovo: OKC aveva cercato di convincere Gay ad accettare il contratto dato a Patterson, ma evidentemente l’ex giocatore dei Kings è convinto di ricevere offerte più sostanziose sul mercato nonostante sia reduce dalla rottura del tendine d’Achille. Ora quel posto appartiene a Patterson, che finalmente avrà la possibilità di giocare da titolare per una squadra che vuole fare rumore nella ultra-competitiva Western Conference.