Si passerà da 18 a 14 timeout, facendo particolare attenzione nel ridurre le interruzioni negli ultimi tre minuti di gioco. E Adam Silver sottolinea: "Siamo contenti della lunghezza delle partite, ma riducendo i timeout vogliamo migliorare il ritmo e il flusso di gioco"
Adam Silver lo ripete da tempo e adesso anche il Board of Governors (il consiglio decisionale a cui partecipano tutti i proprietari delle franchigie) ha deliberato all’unanimità in tal proposito: la NBA vuole ridurre il numero di timeout nel finale di gara e rendere più veloci gli ultimi due minuti di partita, solitamente interminabili ogni volta che il punteggio arriva fin lì in equilibrio. L’idea di base è quella di passare da 18 a 14 timeout totali consentiti in una partita, focalizzando in particolar modo l’attenzione sulle interruzioni continue che arrivano nel finale del quarto periodo: l’obiettivo è quello di passare dalla possibilità di chiamare tre timeout negli ultimi due minuti a due sole sospensioni di gioco negli ultimi 180 secondi. Inoltre a cambiare sarà anche la durata delle pause che verrà uniformata: niente più “20 seconds” timeout e quelli “full” che ne duravano 90, ma soltanto “team timeout” da 75 secondi. Negli overtime invece saranno soltanto due quelli a disposizione per ogni squadra e non più tre. “Siamo contenti della lunghezza delle partite, ma riducendo i timeout vogliamo migliorare il ritmo e il flusso di gioco”, ha sottolineato Adam Silver nella conferenza stampa ufficiale, durante la quale il commisioner ha anche parlato escluso per il momento sia la possibilità di ridisegnare le Conference e di cambiare il numero o le città che ospitano delle squadre NBA: “Modificare le Conference vorrebbe dire aumentare ancora di più il numero dei viaggi, sarà qualcosa a cui ripensare magari in futuro. Come ho già inoltre sottolineato più volte, le riallocazioni o la nascita di nuove franchigie non sono argomenti all’ordine del giorno”. Per i nostalgici dei Seattle Supersonics quindi, toccherà continuare ad aspettare, mentre tutti gli appassionati potranno rivedere con dieci giorni d'anticipo rispetto al solito i propri beniamini sul parquet: "La stagione inizierà il prossimo 17 ottobre", ha confermato Silver, che ha confermato inoltre che anche la deadline del mercato di febbraio verrà spostata al martedì dieci giorni precedente all'inizio dell'All-Star Game. Tutto chiaro?