
Dopo l'eccelerazione sul mercato, i Sixers si propongono come una delle squadre più intriganti della prossima stagione: ecco tutti i protagonisti che scenderanno in campo

Ben Simmons, Joel Embiid e Markelle Fultz: il trio di stelle più giovane e futuribile gioca a Philadelphia e si propone come una delle storie più interessanti di tutta la stagione. Guidati da nuovi veterani come J.J. Redick e Amir Johnson, il resto della squadra può contare su giocatori di complemento molto interessanti che in un ruolo diminuito potrebbero avere maggiore successo rispetto alle difficili stagioni passate

MARKELLE FULTZ | Attorno a una prima scelta assoluta c’è sempre molta attesa, ma con l’esordio contemporaneo di Ben Simmons il prodotto di Washington University ha qualche riflettore in meno puntato su di sé. Proprio dalla sua convivenza con Simmons passerà molto della stagione dei Sixers: i due saranno i principali portatori di palla della squadra, dividendosi oneri e responsabilità. Ce la faranno senza alcuna esperienza alle spalle?

J.J. REDICK | Arrivato in estate con un contratto annuale da 23 milioni di dollari, l’ex giocatore degli L.A. Clippers deve essere il veterano che guida lo spogliatoio e insegna ai giovani come comportarsi al meglio dentro e fuori dal campo. La sua professionalità e la sua eccellente precisione dall’arco (41.5% da tre in carriera) lo rende uno dei veterani più rispettati della lega, nonché il miglior podcaster su Uninterrupted

ROBERT COVINGTON | Troppo spesso impiegato come seconda o anche prima opzione offensiva negli anni passati, l’ala può limitarsi a un ruolo minore in attacco per concentrarsi ancora di più in difesa, metà campo nella quale porta in dote una versatilità utilissima e di cui Brett Brown non può fare a meno

BEN SIMMONS | Point guard in attacco e lungo in difesa: sembra questo il possibile sviluppo di Simmons in campo, un talento tutto da scoprire e gustare partita dopo partita – perché di passatori con quelle visioni unite a quelle dimensioni ne passano veramente pochi. Ancor più di Fultz, è uno dei giocatori più intriganti e attesi della stagione, soprattutto per l’annata passata ai box.

JOEL EMBIID | Nello scorso anno abbiamo imparato a conoscere un giocatore totale, un rookie in grado di viaggiare a 20 punti di media pur giocando solo 25 minuti a partita. Il problema è che le partite sono state solamente 31, prima di interrompere la sua annata per l’ennesima operazione al menisco che sarebbe dovuta essere solo “minore” e invece lo terrà fuori almeno durante la pre-season

T.J. MCCONNELL | Playmaker titolare nelle ultime stagioni, l’arrivo di Fultz lo retrocede a un ruolo di riserva più consono alle sue qualità di difensore senza paura, per quanto sprovvisto di tiro (29% da tre in carriera)

FURKAN KORKMAZ | Arrivato un anno dopo essere stato scelto al Draft 2016, il turco dovrà guadagnarsi un po’ di minuti impressionando in training camp e in pre-season, altrimenti il suo posto è in G-League per adeguarsi alla fisicità degli Stati Uniti

DARIO SARIC | Arrivato al secondo posto nella classifica del rookie dell’anno, il croato parte alle spalle di Ben Simmons ma è destinato a giocare da sesto uomo, e sarà estremamente interessante vedere se in qualche modo riuscirà a integrarsi in un super front-court con Embiid e Simmons. Le sue doti di passaggio tornerebbero comunque utili in qualsiasi sistema, anche se non avrà tutti i tocchi dello scorso anno

AMIR JOHNSON | Firmato in estate per guidare il pacchetto dei lunghi con il buon esempio, fino alla scorsa stagione partiva da “finto titolare” nei Boston Celtics, che con lui in campo andavano sempre molto bene (fino ai playoff, quando poi è uscito dalle rotazioni). Nel caso in cui Embiid non ce la faccia, potrebbe partire lui da centro titolare

JAHLIL OKAFOR | Il grande enigma della squadra: per lui è stata investita la terza scelta in un Draft in cui alla 4 c’era un certo Kristaps Porzingis… Recuperarlo dal punto di vista mentale, tecnico e fisico sarebbe un grandissimo colpo per la squadra, specialmente se Embiid continuasse a essere inaffidabile dal punto di vista della salute

KRIS HUMPHRIES | Chiamato per il training camp, il veteranissimo metterà a disposizione la sua esperienza nei primi allenamenti della stagione

EMEKA OKAFOR | Grande sorpresa del Media Day, la seconda scelta assoluta del Draft 2004 era lontano dalla NBA da ben quattro anni prima di ricevere anche lui un invito per il training camp