A 40 secondi dalla fine della semifinale di Emirates NBA Cup tra Thunder e Rockets, con il risultato ampiamente deciso, sotto canestro si scaldano gli animi tra Cason Wallace e Alperen Sengun. Le panchine intervengono subito e si evita la rissa, ma nel dopo partita Isaiah Hartenstein loda l’aggressività del compagno e promette di provvedere lui stesso alla multa che arriverà da parte della NBA per il comportamento tenuto da Wallace
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La finale di Emirates NBA Cup era ormai assicurata per i Thunder, capaci di cambiare marcia nel secondo tempo e travolgere Houston, ma Cason Wallace aveva ancora dell’energia da spendere. A 40 secondi dalla fine della semifinale vinta 111-86, infatti, dopo aver subito uno spintone forse eccessivo considerato il momento della partita da parte di Alperen Sengun, la guardia di Oklahoma City ha reagito spingendo a sua volta l’avversario. L’intervento immediato da parte delle panchine ha evitato che lo scontro tra i due degenerasse in una vera e propria rissa, ma qualcuno tra le fila dei Thunder ha dimostrato di apprezzare comunque il gesto di Wallace.
Wallace non arretra, Hartenstein apprezza
“L’ho adorato” ha risposto Isaiah Hartenstein, a sua volta protagonista della vittoria sui Rockets con 21 punti e 8 rimbalzi, a proposito del compagno che ha definito come “il mio figliolo”, anche se tra i due ci sono solo cinque anni di differenza. “Gli ho già detto che pagherò io la multa che prenderà per quel gesto” ha aggiunto l’ex Knicks, per poi lodare le doti difensive di Wallace, “credo che in molti non abbiano ancora realizzato come Cason sia uno dei migliori difensori sulla palla di tutta la NBA, forse non se ne parla perché gioca con altri due difensori clamorosi come Lu [Dort] e Alex [Caruso], ma ora che le nostre partite andranno più spesso in diretta nazionale molta gente si accorgerà di lui”.