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Preseason: vince Atlanta senza Beli contro i Cavs, esordio perdente per i Sixers

NBA
Cavs

Gli Hawks battono a domicilio i vice-campioni NBA senza il numero 23, fuori causa infortunio. Golden State sconfitta in Cina da Minnesota. Ben Simmons già convincente all'esordio con i 76ers che vincono contro Memphis. Niente Antetokounmpo e sconfitta per i Bucks in casa contro i Pacers 

Cleveland Cavaliers-Atlanta Hawks 93-109

IL TABELLINO - GLI HIGHLIGHTS

Prima partita ufficiale di preseason per i Cleveland Cavaliers (dopo lo scrimmage di un paio di giorni fa in cui abbiamo raccontato gli esordi ufficiosi con la squadra dell'Ohio di Wade e Rose), ancora una volta senza LeBron James, tenuto a riposo dopo il problema alla caviglia, comodamente seduto in panchina assieme a Isaiah Thomas. Stessa sorte capitata a Marco Belinelli (soltanto riposo per l’azzurro, nessun acciacco) in un match vinto dai suoi Atlanta Hawks grazie ai 18 punti di Dennis Schroder, che sembra voler da subito mettere le cose in chiaro per quel che riguarda capacità di leadership e di essere trascinante. In casa Cavs invece a preoccupare è il problema che ha costretto Iman Shumpert a uscire dal campo (nelle prossime ore gli esami), in quella che è stata la prima apparizione per il nuovo quintetto con Kevin Love schierato da centro, molto coinvolto nei 15 minuti trascorsi sul parquet. Per Tristan Thompson invece nove minuti e soltanto due punti a referto: ci sarà modo e tempo di mettere a posto le cose.

Golden State Warriors-Minnesota Timberwolves 97-111

IL TABELLINO

In Cina amichevole di lusso tra due delle future protagoniste della Western Conference, i campioni in carica di Golden State e una delle squadre più attese della stagione, Minnesota. Si parte con i quintetti al gran completo (Gibson e non Dieng da 4 per coach Thibodeau), con minutaggi tra i 20 e i 30 minuti per tutti i titolari, a dimostrazione che si prova a fare sul serio. Kevin Durant chiude con 8/13 al tiro e 20 punti, il migliore dei suoi, mentre Minnesota ne ha 16 sia da Towns (solo 5/15) che da Butler (solo 6 tiri, 8/9 dalla lunetta), utili a recuperare un deficit anche di 13 punti nel primo tempo e guidare i T’Wolves alla rimonta vincente. Le due squadre tornano ad affrontarsi domenica.  

Philadelphia 76ers-Memphis Grizzlies 89-110

IL TABELLINO - GLI HIGHLIGHTS

Squadre ancora un po’ in maschera, Grizzlies senza l’asse Conley-Gasol, Sixers senza Embiid, Saric e Amir Johnson. Tra i padroni di casa fa buona impressione Ben Simmons (prima scelta assoluta 2016, solo 6 punti ma 9 assist e 7 rimbalzi) mentre fatica Markelle Fultz (l’equivalente 2017, che chiude con 4 punti e 2/13 al tiro). Okafor ha spazio e si mette in mostra con 13 punti in 19 minuti (Philadelphia vuole trovare acquirenti per lui), mentre Brandon Wright  (16) e Andrew Harrison (14) sono i migliori per Memphis, che piazza il parziale decisivo nel terzo quarto.

Detroit Pistons-Charlotte Hornets 106-108

IL TABELLINO - GLI HIGHLIGHTS

Vittoria in volata per gli Charlotte Hornets a Detroit, abili nel finale a gestire al meglio la lotteria dei tiri liberi e a conservare un possesso decisivo di margine sino alla sirena. Ben sette i giocatori a disposizione di coach Clifford che chiudono in doppia cifra, guidati dai 19 punti di un convincente Malik Monk, partito dalla panchina e letteralmente indemoniato nei 23 minuti in campo (il 5/14 al tiro andrà ovviamente messo a posto). Ventitré anche i minuti sul parquet di Dwight Howard, in cui Superman riesce a mettere a referto 12 punti e 11 rimbalzi. Doppia cifra proprio come Andre Drummond (16+15), il migliore dei Pistons.

Dallas Mavericks-Chicago Bulls 118-71

IL TABELLINO - GLI HIGHLIGHTS

Il punteggio assume proporzioni imbarazzanti solo nel quarto quarto (44-11 il parziale degli ultimi 12 minuti). Prima però i Mavs hanno già fatto tutto il necessario per liquidare i Bulls, guidati dal rookie Dennis Smith Jr. (14 punti con 3 assist e 2 recuperi) e dai 17 punti di un Harrison Barnes già in forma campionato. Kris Dunn parte dalla panchina, resta in campo 21 minuti per i Bulls ma chiude con solo 1/9 al tiro (ma 6 assist), in quelle che si possono considerare le audizioni per il ruolo di point guard titolare.

Milwaukee Bucks-Indiana Pacers 86-104

IL TABELLINO - GLI HIGHLIGHTS

La notizia migliore della serata per i Bucks è la presenza di Giannis Antetokounmpo nel riscaldamento pre-partita, rientrato dopo il tremendo lutto per la morte del padre, ma per il resto non c’è stato molto per cui essere contenti in casa Bucks. Gli Indiana Pacers infatti hanno avuto vita facile nel vincere 104-86 pur tirando solo col 42% dal campo e il 25% da tre, mostrando buoni miglioramenti per quanto riguarda Myles Turner (17 punti e 9 rimbalzi con il 50% dal campo) e Lance Stephenson dalla panchina (17 anche per lui), seguiti dai 15 di Victor Oladipo e i 12 del sorprendente Damien Wilkins, fuori dalla lega da quattro anni. In una partita non esattamente indimenticabile, i migliori realizzatori per Milwaukee (privi anche di Thon Maker) sono stati Gary Payton II con 15 e Rashad Vaughn con 14.

Utah Jazz-Maccabi Haifa 117-78

IL TABELLINO - GLI HIGHLIGHTS

Rudy Gobert non sbaglia un colpo (5/5 al campo, per lui 12 punti in 18 minuti), Jerebko prova a imitarlo (4/5 per 9 punti) e dalla panchina Dante Exum contribuisce con 6 assist (e zero perse) più ancora che con i 9 punti: tutto facile per la truppa di coach Snyder contro gli isrealiani di una vecchia conoscenza NBA come Josh Smith (mai timido, 7/21 al tiro per 18 punti), sotto 57-34 già all’intervallo. Seconda vittoria in due partite di preseason per Utah.

Los Angeles Lakers-Denver Nuggets 104-122

IL TABELLINO - GLI HIGHLIGHTS

I Denver Nuggets vincono e convincono nel match contro i Los Angeles Lakers, nonostante l'assenza di Nikola Jokic, tenuto a riposo a causa di una non meglio specificata "illness". A trascinare i ragazzi del Colorado ci pensano i 25 punti e 7 rimbalzi di Kenneth Faried, i 20 di Jamal Murray e la partita a tutto tondo di un sorprendente Mason Plumlee: 13 punti, 14 rimbalzi e 7 assist. Lo so, tutti vi starete domandando: e Lonzo? Tenuto fuori assieme a Bogut, Brook Lopez e Brandon Ingram, in una versione super sperimentale dei gialloviola, in cui il miglior realizzatore è stato ancora una volta Kyle Kuzma: per lui 21 punti, uniti alla voglia di voler far bene a tutti i costi. Niente male come biglietto da visita.