Nell'unica partita di preseason della notte, Orlando la spunta nel finale sui rivali statali di Miami. Decisivo Afflalo nel quarto quarto, ma buone indicazioni anche da Jonathon Simmons. Per gli Heat (senza l'MVP degli Europei Goran Dragic) il solito Whiteside da 17 e 15 rimbalzi
Orlando Magic-Miami Heat 93-90
Combattuto come tutti i derby devono essere, anche quelli di prestagione, anche in un contesto dove la rivalità è statale e non cittadina. Orlando parte bene coi suoi titolari (28 punti segnati nel primo quarto, quasi tutti vicino a canestro) ma poi soffre nel trovare canestro — come spesso è accaduto anche l’anno scorso (peggior offensive rating NBA per le riserve dei Magic, 97.2 punti per 100 possessi) — con in campo i vari Biyombo, Hezonja e anche il rookie Isaac. Così gli Heat riducono a un solo punto all’intervallo uno svantaggio che era stato anche di 11. Trend opposto nel secondo tempo, con il quintetto dei Magic a far fatica all’inizio e la carica che invece arriva dalla second unit, e in particolare da un nuovo arrivato, Jonathon Simmons (12 e 5 rimbalzi in 24 minuti per lui). I padroni di casa vanno sul +7 ma incassano un parziale di 8-0 Heat che riapre la gara, ma nel finale punto a punto decidono i 19 (con 9/14 al tiro) di Aaron Gordon, i 13 del comunque positivo Jonathan Isaac e i 10 di Arron Afflalo, di cui 8 nella frazione finale. Per Miami — 0/2 nelle trasferte di prestagione — è Jason Richardson il miglior marcatore a quota 19, seguito dai 17 a testa di Dion Waiters e Hassan Whiteside, che ci mette anche 15 rimbalzi di cui 5 offensivi.