La tripla da centrocampo sulla sirena di Andrew Wiggins regala il successo ai Minnesota Timberwolves, che costringono così i Thunder a subire la seconda sconfitta consecutiva. I Pelicans battono i Lakers: 27 punti e 17 rimbalzi per Anthony Davis
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Oklahoma City Thunder-Minnesota Timberwolves 113-115
IL TABELLINO
“Tenevo di continuo un occhio sul cronometro per sapere quanto tempo mancava. Appena sono arrivato il più vicino possibile al canestro, l’ho lasciata andare”. Letta così, sembrerebbe quasi normale segnare un buzzer-beater da dieci metri (e oltre) di distanza, in precario equilibrio sul campo di una delle potenziali contender della Western Conference, nel pieno del sua produzione offensiva e con la voglia di rifarsi dopo la prima sconfitta stagionale incassata meno di 24 ore prima. E invece no, non è cosa da tutti i giorni quanto fatto da Andrew Wiggins, abile a trovare il tempo (e il tabellone) per regalare ai suoi T’wolves il sorpasso in extremis sui Thunder. “Tutto è stato perfetto: il passaggio di Taj dalla rimessa nonostante la pressione, il blocco cieco di Towns che mi ha liberato della marcatura di Paul George. Quando la palla ha lasciato le mie mani la sensazione è stata fantastica”. Una tripla che ha risposto nel giro di meno di cinque secondi a quella mandata a segno da Carmelo Anthony - un canestro che aveva tanto il sapore di primo bersaglio decisivo in maglia Thunder per l’ex giocatore dei Knicks. In molti si erano chiesti nelle passate settimane come sarebbe stata la gestione di un eventuale ultimo possesso in casa OKC, con tre possibili finalizzatori a disposizioni. La gestione del primo caso è stata ottima: rimessa laterale affidata a George, che serve Westbrook in uscita a ricciolo da un blocco su cui era già passato Anthony. Sul numero 7 in via emergenziale era finito Gibson, di certo non intenzionato a seguire ‘Melo molto lontano da canestro. Westbrook allora punta l’area a tutta velocità, prima di riaprire fuori proprio per Anthony, la cui mano non trema e riporta avanti i Thunder dopo che i due punti di Towns sembravano aver indirizzato la partita verso il Minnesota. Soltanto gli ultimi di ben cinque sorpassi e controsorpassi in testa alla gara nel solo ultimo minuto di gioco.
Wiggins, assieme a Towns, è anche il miglior realizzatore del match in casa T’wolves con 27 punti e 7 rimbalzi (quelli di KAT sono 12), a guidare un quintetto che chiude tutto in doppia cifra. Se c’è infatti un tratto comune tra le due squadre, è proprio quello di massimizzare il contributo alla voce punti (e non solo) da parte dei titolari, provando così a lenire le mancanze di una panchina che non sempre potrà garantire valide alternative durante il corso della regular season. Un discorso valido soprattutto per OKC, a cui non basta un maiuscolo Russell Westbrook, in modalità MVP con i suoi 31 punti (14 dei quali arrivati nel solo quarto periodo), 10 assist e 5 rimbalzi, a servizio della squadra e mai dispotico nella gestione delle scelte. Per Anthony alla fine sono 23 i punti, più preciso di uno spuntato Paul George che tira 1/8 dall’arco raccogliendone soltanto 14, conditi però con 8 assist e 6 rimbalzi. Il contributo dei big dunque non è venuto meno (considerando anche i 17 + 13 di Steven Adams), ma non sempre questo basta per vincere: “Credo la nostra sia stata una grande partita – commenta soddisfatto coach Donovan, dimenticando quanto accaduto negli ultimi cinque secondi -, ho visto tanti enormi miglioramenti sotto alcuni aspetti; quelli su cui avevamo lavorato negli ultimi due giorni”. Insomma, mai guardare al risultato in una regular season da 82 partite, a maggior ragione a fine ottobre. L’importante è continuare a fare le scelte giuste: “Non mi meraviglio: abbiamo realizzato un grande canestro con un grandissimo giocatore”. Ecco, questa dichiarazione di coach Thibodeau magari è un po’ meno credibile.
Los Angeles Lakers - New Orleans Pelicans 112-119
IL TABELLINO
Per una volta il tre non c’è stato per davvero. Dopo due sconfitte incassate dai Pelicans nonostante un dominante Anthony Davis, la squadra di New Orleans è riuscita a raccogliere il primo successo stagionale allo Staples Center contro i Lakers, caduti sotto i colpi delle due torri della franchigia della Louisiana: 27 punti e 17 rimbalzi per Anthony Davis, 22 con 11 rimbalzi e 8 assist per DeMarcus Cousins. Una partita senza storia in avvio, con i padroni di casa che sbagliano i primi otto tiri della loro serata (colpa anche di un Lonzo Ball appannato, da soli 8 punti nel match) e si ritrovano subito ben oltre la doppia cifra di svantaggio. I Pelicans volano così sul +22 già prima dell’intervallo lungo, convinti di aver archiviato la pratica. La panchina dei giallo-viola però riesce almeno in parte a dare la scossa: 27-4 di parziale a cavallo tra la terza e la quarta frazione e gara riaperta negli ultimi minuti. A rimettere le cose a posto ci pensa anche Jameer Nelson, neo arrivato che segna la prima tripla con i Pelicans nel momento più delicato della sfida. Ai Lakers non bastano i 24 punti di Clarkson e i 20 di Kuzma, entrambi entrati a partita in corso ed entrambi a caccia di minuti importanti da giocare. Dopo quanto fatto vedere sul parquet in questo inizio stagione, coach Walton dovrà trovare il modo di accontentarli.