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NBA, a Cleveland non basta la tripla doppia di James: vincono i Nets 112-107

NBA

In una partita storica per il numero 23 dei Cavaliers, i vice campioni NBA perdono a sorpresa contro Brooklyn al Barclays Center: inutili i 29 punti, 13 assist e 10 rimbalzi di James

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I vice campioni NBA non vogliono proprio saperne di ingranare in questo complicato inizio di stagione. Dopo le importanti vittorie contro Boston e Milwaukee, Cleveland si è ritrovata in affanno contro avversarie obiettivamente di livello inferiore, battuta questa notte dai Brooklyn Nets per 112-107 in una sfida in cui i Cavaliers si sono ritrovati a inseguire per quasi tutto il secondo tempo. “Colpa delle assenze” si dirà (e in effetti Tyronn Lue a fine gara fa riferimento a quelle), anche se il playmaker d’emergenza di Cleveland è stato come al solito il migliore in campo. Prima tripla doppia stagionale per LeBron James (la 57^ in carriera), autore di 29 punti, 13 assist e 10 rimbalzi, in un match dominato in tutti i sensi dal numero 23, costretto a fare gli straordinari per 41 minuti e uscito comunque sconfitto dal parquet. Merito dell’altra point guard di riserva, quella dei Nets che ha preso il posto degli indisponibili Jeremy Lin (infortunio al ginocchio) e D’Angelo Russell (distorsione alla caviglia): Spencer Dinwiddie infatti non impallidisce davanti al Re e, nonostante le evidenti difficoltà difensive in marcatura, il numero 8 risulta decisivo non tanto e non solo per i 22 punti, 6 assist e 5 rimbalzi, ma soprattutto per la tripla segnata a 46 secondi dal termine che rimette due possessi di distanza tra le squadre. Brooklyn infatti, arrivata con 14 punti di margine agli ultimi nove minuti di gara, rischiava di combinarla grossa dopo aver subito un parziale da 13-0 nella parte finale di partita. Tripla da una parte, canestro da tre punti dall’altra e Cleveland si ritrova in lunetta con James a sette secondi dal termine, con i due liberi che possono valere la parità a quota 109: LeBron sbaglia il primo, il più pesante, e di riflesso manda anche il secondo sul ferro sperando in una carambola fortunosa che premi un suo compagno. Non succede, perché gli Dei del Basket decidono giustamente di premiare i padroni di casa.

Brooklyn, un successo meritato

James avrebbe dunque preferito un modo migliore per festeggiare la sua 772^ presenza in maglia Cavaliers, quella che lo porta a superare Ilgauskas e a diventare il primo nella storia di Cleveland per partite giocate con la squadra dell’Ohio. Ma a pesare sul groppone di Cleveland ci sono sia le triple incassate (ancora 17, come contro Magic e Bulls nelle due gare precedenti) che le palle perse: 21, otto delle quali portano la firma di James, che portano in dote a Brooklyn ben 24 punti. Troppi per sperare di vincere in una serata in cui playmaker-Bron arma con continuità la mano di tiratori che non riescono a trovare il fondo della retina: Love chiude con 4/13 dal campo, J.R. Smith 1/9. Troppo poco davvero per avere la meglio di Brooklyn, guidata dai 19 a testa di Hollis-Jefferson e di Crabbe, parte di un attacco a un passo dalla quinta gara consecutiva per aprire la stagione con almeno 115 punti a referto (sarebbero stati i primi a riuscirci 32 anni dopo i Detroit Pistons). “Non può che essere difficile trovare in questo momento la giusta chimica – racconta coach Lue -; siamo una squadra rivoluzionata, con tanti infortuni e con giocatori che si ritrovano a fare entra/esci dal campo. Quando avremo recuperato buona parte del roster le cose andranno meglio”. Lo stesso potrebbe dire anche coach Atkinson in realtà, che per una sera però si gode il record 3-2, identico a quello dei vice campioni NBA. Ai suoi ragazzi basta e avanza questo.