Gli Hawks inseguono invano per 48 minuti i Rockets in un match vinto facilmente dai texani in trasferta 104-119. Zero punti e 0/5 al tiro per Marco Belinelli, alla sua peggior partita in questo inizio di stagione
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Contropiede e tiro da tre punti. Se funzionano queste due cose agli Houston Rockets, sei finito. Lo hanno imparato a loro discapito anche gli Atlanta Hawks, sempre più in caduta libera e giunti con questo ko a quota otto sconfitte consecutive. Nessuno in NBA fa peggio di loro. “Hanno tirato davvero in una maniera fantastica, potevi essere attaccato alla loro faccia, ma avrebbero comunque segnato qualsiasi tiro”, racconta sconsolato Bazemore, il miglior realizzatore della squadra di casa con i suoi 18 punti, riferendosi in particolare alle difficoltà nel contenere James Harden, decisivo nel dare il via allo strappo dei texani con i 21 punti (dei 29 totali) arrivati nel primo tempo. Questo poi, unito alle 16 triple di Houston e al 47% dal campo di squadra al tiro, ha fatto ancora di più la differenza e dato ulteriore spinta ai Rockets, al sesto successo in trasferta su sette partite giocate in questo inizio di stagione on the road: “Non abbiamo mai tirato molto bene in queste prime uscite con i piedi oltre l’arco, ma appena iniziamo a trovare il fondo della retina diventa molto difficile pensare di fermarci”. I 69 punti realizzati da Houston a fine primo tempo sono il massimo raccolto prima dell’intervallo lungo in questo avvio di stagione dai texani. Una valanga di canestri che è bastata per conquistare un match mai realmente conteso dai padroni di casa, costretti a una lunghissima rincorsa dopo essere sprofondati in doppia cifra di svantaggio già a fine primo quarto. A questo quadro sconfortante per gli Hawks si sono poi aggiunti i 28 punti raccolti in contropiede dai Rockets, quasi il doppio rispetto ai 15 che rappresentavano il massimo racimolato nelle prime nove uscite stagionali: “Non volevamo perdere tempo con la palla in mano – racconta D’Antoni a fine partita -. Volevamo prendere il più spesso possibile delle decisioni veloci ogni volta che dovevamo attaccare e ci siamo riusciti molto bene”.
Partita no per Marco Belinelli: 0/5 al tiro e 0 punti
Per questa volta ad Atlanta, oltre a tutte le pecche più volte sottolineate in quanto a mancanza di talento, a lunghezza del roster e tutto il resto, è mancato anche il contributo di Marco Belinelli, incappato in una serata in cui il pallone non ne voleva proprio sapere di andare dentro. In 18 minuti l’azzurro ha messo a referto un impietoso 0/5 al tiro, raccogliendo 0 punti e un -19 di plus/minus che racconta le sue difficoltà. Per una volta Belinelli non è dunque riuscito a tirarsi fuori dalle difficoltà di una squadra che sta annaspando sempre di più in una regular season che al 4 novembre è già ampliamente segnata. D’Antoni invece si gode i 20 punti di Luc Mbah a Moute, gli stessi messi a referto da Eric Gordon che nei prossimi giorni potrebbe tornare a sedersi in panchina e a ricoprire il ruolo di sesto uomo che gli ha permesso di vincere il premio come migliore dell’anno lo scorso giugno. Chris Paul infatti dovrebbe rientrare a breve. “Spero possa tornare in gruppo già da domani, ma ancora non è certo – commenta cauto l’ex allenatore dei Phoenix Suns -; le due settimane sono trascorse, ma ovviamente faremo tutto con enorme cautela, anche a costo di tenerlo fuori per qualche altro giorno a scopo precauzionale”. Con il rientro in campo di CP3 dunque, la stagione dei Rockets potrà dirsi definitivamente avviata. Harden e compagni però, nel frattempo, sono riusciti discretamente a non farne pesare l’assenza.