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NBA, tegola sui Memphis Grizzlies: Mike Conley fuori a tempo indeterminato

NBA

Il dolore al tallone d'Achille che ha condizionato la point guard dei Grizzlies da inizio stagione lo costringe ora a fermarsi: terapie e trattamenti per cercare di guarire, ma non sarà in campo sicuramente prima di due settimane

Mike Conley non era sceso in campo nell’ultima gara disputata dai Grizzlies contro gli Indiana Pacers (persa in casa da Memphis, la terza sconfitta in fila per la franchigia del Tennessee) ma nulla lasciava pensare che il guaio al tallone d’Achille responsabile del suo stop fosse cosa seria. Invece i Grizzlies hanno fatto sapere che la loro point guard titolare (nel ruolo, ma anche di un contratto ricchissimo, attorno ai 30 milioni di dollari a stagione garantiti fino al 2020) è da considerarsi fuori a tempo indeterminato finché non riuscirà a risolvere i problemi al suo piede sinistro. Non ci sono al momento date ipotizzate di rientro, in attesa del prossimo consulto medico fra due settimane: il giocatore sarà chiamato a sottoporsi a terapie e trattamenti volti a lenire il doloro che ha condizionato questo suo inizio di stagione, nel quale (pur viaggiando oltre i 17 punti di media) sta collezionando i suoi minimi in carriera sia nelle percentuali di tiro dal campo (38.1%) che dall’arco (31.2%). “Sapevamo che sarebbe arrivato anche qualche infortunio nel corso della stagione, ma va bene così, fa parte del gioco. Ci saranno avversità, abbiamo già avuto giocatori con minutaggio controllato e altri di rientro da infortuni e altri ne arriveranno: dobbiamo far fronte a tutto e andare avanti”, le parole di coach Fizdale, mai alla ricerca di scuse o alibi. Proprio come Conley, che a lungo ha provato a nascondere l’entità dell’infortunio, che già aveva suggerito di tenerlo fuori nella gara contro Orlando a inizio novembre per garantirgli quattro giorni consecutivi di riposo, ma evidentemente la situazione è ora peggiorata a tal punto da suggerire uno stop a tempo indeterminato per provare a risolvere la questione e garantirgli una guarigione completa. Quello che si augurano tutti a Memphis, e non solo.