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NBA, tripla doppia numero 57 per LeBron James, settima vittoria in fila per i Cavs

NBA

La tripla doppia da 27 punti, 16 rimbalzi e 13 assist di LeBron James trascina i Cleveland Cavaliers al successo per 100-99 contro Charlotte, a cui non basta un Dwight Howard da 20+13. Settimo successo in fila per i Cavs, che nonostante l'addio di Rose sono terzi a Est

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Con l’immediata vigilia della gara contrassegnata dalla notizia del possibile addio di Derrick Rose, i Cleveland Cavaliers hanno dovuto impiegare tutti i 48 minuti per avere ragione degli Charlotte Hornets, cavalcando il solito grandioso LeBron James per estendere a sette la loro striscia di successi in fila. Per King James arriva la tripla doppia numero 57 in carriera, a -2 da Larry Bird per il sesto posto ogni epoca: 27 punti, 16 rimbalzi e 13 assist, con gli ultimi due dati che rappresentano il massimo stagionale per il tre volte campione NBA. E dire che il primo tempo del Re non era stato poi così positivo, con 9 assist al suo attivo ma soli 6 punti con 3/8 dal campo che lo avevano frustrato a tal punto da cambiare le scarpe da giallo fluorescente a nero pece, in tono con la nuova divisa dei Cavs in occasione del Black Friday. Così James nella ripresa si è scatenato, segnando 21 punti con 12 rimbalzi e realizzando tutte le giocate decisive nel finale, confermando la regola che lo vede quasi sempre vincente contro la squadra di cui è proprietario Michael Jordan (25 vittorie e una sola sconfitta dal 2010, anno in cui MJ ha preso la maggioranza della franchigia). A fare la differenza, in positivo e in negativo, sono stati i tiri liberi: nell’ultimo quarto i Cavs ne hanno segnati 5 su 7, con J.R. Smith a realizzarne uno per spezzare la parità sul 99 pari a 48 secondi dalla fine; gli Hornets invece ne hanno sbagliati ben 7 per un brutto 7/14, a cui si aggiunge il pessimo 6/17 dal campo con 0/8 da tre punti con cui hanno tirato nell’ultima frazione, di cui gli ultimi tre per il sorpasso nei 30 secondi conclusivi da parte di Kemba Walker (15 punti con 8 assist ma 6/21 dal campo) e Jeremy Lamb (11, 7 e 7, ma con 4/15).

Dwight Howard non basta

L’unico a cui non si può dare la colpa è Dwight Howard, che non solo ha chiuso con la doppia-doppia da 20 punti e 13 rimbalzi, ma ha anche realizzato 6 dei 9 liberi tentati, di cui 5/6 nell’ultima frazione per continuare la sua eccellente settimana. Ad accompagnarlo anche i 17 punti a testa di Marvin Williams (5/7 da tre) e Michael Kidd-Gilchrist, protagonisti sotto i tabelloni nel 15-3 con cui gli Hornets hanno scherzato i Cavs a rimbalzo offensivo. Le terribili percentuali al tiro (38% di squadra) però hanno finito per condannare la squadra di coach Clifford all’ottava sconfitta su nove gare disputate in trasferta. Kemba Walker per una volta non si è dimostrato “clutch” nel finale (0/4 da tre e 0/2 ai liberi per -5 di plus-minus nell’ultimo quarto) e la panchina, tolto un Michael Carter-Williams da 11 punti, 7 rimbalzi e 5 assist, ha prodotto solo 8 punti contro i 31 complessivi di quella dei padroni di casa. A guidare le riserve dei Cavs sono stati i 13 punti di Kyle Korver e i 10 di Dwyane Wade, che insieme a Channing Frye sono stati gli unici ad avere un plus-minus in doppia cifra positiva, seguiti dal +4 realizzato da un J.R. Smith da 16 punti in quintetto. Poi, a tutto il resto, ci ha pensato LeBron James per portare i Cavs al terzo posto nella Eastern Conference alle spalle di Boston e Detroit.