NBA risultati della notte: Otto Porter condanna Minnesota all'ennesima sconfitta, brillano Booker e Giannis
NBAUn canestro a 25 secondi dalla fine di Otto Porter spinge Washington al successo esterno a Minneapolis. Devin Booker da 33 punti e Giannis Antetokounmpo da 32 portano Phoenix e Milwaukee alla vittoria in trasferta contro Chicago e Sacramento. Utah approfitta di una pessima serata di Denver per vincere la terza partita consecutiva. Tutti i risultati e gli highlights
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Minnesota Timberwolves-Washington Wizards 89-92
Continua il trend negativo dei Minnesota Timberwolves, che in casa contro Washington perdono la quarta partita nelle ultime sei: a condannarli è il canestro del sorpasso a 25 secondi dalla fine di Otto Porter, miglior realizzatore dei suoi con 22 punti sopperendo non solo all’assenza di John Wall, ma anche alla brutta serata di un Bradley Beal da 8 punti con 2/11 al tiro. Normalmente una squadra da playoff come i T’Wolves dovrebbe essere in grado di battere un avversario privo del suo miglior giocatore e con il secondo violino in serata negativa, ma le assenze di Jeff Teague e Nemanja Bjelica stanno avendo effetti inaspettati sulle rotazioni di coach Thibodeau. La panchina di Minnesota, infatti, è stata distrutta da quella degli ospiti, che grazie a tre giocatori in doppia cifra (Oubre con 16, Meeks e Scott con 12 a testa) hanno prodotto 49 punti contro i soli 11 (di cui 10 di Jamal Crawford, 7 dei quali nell’ultimo quarto) di quella dei padroni di casa. Non a caso i cinque membri del quintetto di Minnesota, oltre a finire in doppia cifra, hanno chiuso con un plus-minus positivo con almeno 38 minuti in campo a testa: a guidarli un Karl-Anthony Towns da 20 punti e 17 rimbalzi (ma anche 4 palle perse) e un Jimmy Butler da 17 punti, 7 rimbalzi e 10 assist (ma 5/17 dal campo), pagando il solito brutto ultimo quarto con soli 18 punti segnati e 8/24 al tiro. Eppure la vittoria era ampiamente alla portata, visto che i T’Wolves hanno sempre guidato nel punteggio fino al canestro di Porter nell’ultimo minuto di gioco: “Quando sei a corto di uomini e ti mancano due giocatori di rotazione, non si può sottovalutare quanto bisogna giocare duro tutto il tempo per arrivare alla vittoria. E se si va in vantaggio, bisogna giocare dure per mantenerlo: non si può essere superficiali”.
Chicago Bulls-Phoenix Suns 99-104
Il ritorno in campo di Devin Booker viene festeggiato con una vittoria dai Suns, che interrompono una striscia di tre sconfitte consecutive allungando contestualmente quella dei derelitti Bulls, che ne hanno perse sei in fila e 11 delle ultime 12. Neanche aver rivisto a bordocampo Nikola Mirotic ha aiutato Chicago, che ha provato a mettere assieme una rimonta nel finale grazie ai 25 punti di Justin Holiday e ai 24 di Kris Dunn, il cui sottomano per tornare a -3 a 30 secondi dalla fine è stato però rispedito al mittente da una stoppata di Booker, il migliore dei suoi con 33 punti, 9 rimbalzi e 4 assist. Insieme alla guardia da Kentucky i migliori in casa Suns sono stati il solito T.J. Warren con 25 punti e Alex Len, che dopo non essere sceso in campo in due delle ultime tre partite ha chiuso con 13 punti e il massimo in carriera pareggiato di 18 rimbalzi, utili per stravincere la sfida sotto i tabelloni per 57-41. “Sono orgoglioso di questa squadra: stasera abbiamo lottato con grande energia e ottima comunicazione in difesa” ha commentato Devin Booker sulla partita dei suoi, mentre di tutt’altro avviso è stato Kris Dunn, autore anche di 4 triple, 8 assist e 4 recuperi: “La situazione è pesante per tutti, dal coaching staff ai giocatori. Tutti veniamo da una situazione vincente al liceo e al college, perciò è dura abituarsi. Ma come gruppo dobbiamo capire che siamo giovani e che dobbiamo pensare al futuro: arriveremo a qualcosa di buono in poco tempo”.
Utah Jazz-Denver Nuggets 106-97
Negli Stati Uniti le definiscono come “one of those nights”, una di quelle sere in cui non ti entra davvero nulla. Per i Denver Nuggets lo è stata di certo quella sul campo degli Utah Jazz, in particolare in un secondo tempo terrificante: solo 28 punti segnati (contro i 58 degli avversari) con 12/39 al tiro e un raccapricciante 1/17 da tre, subendo un parziale di 20-6 per aprire il terzo quarto e non riuscendo mai a recuperare. A trascinare i padroni di casa in una rara partita in diretta nazionale è stato un eccellente Derrick Favors, che ha stravinto lo scontro con Nikola Jokic chiudendo con 24 punti, 9 rimbalzi, 5 assist e 3 stoppate con 12/16 dal campo e un rotondo +30 di plus-minus. “Volevo scendere in campo e dimostrare a tutti che sono tornato quello che ero: sono sano al 100% e voglio essere aggressivo sia in attacco che in difesa” ha commentato Favors. “So che tutti vogliono giudicare la mia carriera solo sullo scorso anno, quando ero infortunato e non riuscivo a muovermi nella maniera giusta. Ora voglio dimostrare che sono di nuovo quello che ero prima dei problemi fisici”. Il suo contributo, insieme agli altri cinque giocatori in doppia cifra guidati dai 16 punti del rookie Donovan Mitchell, hanno permesso ai Jazz di sopperire alle assenze di Gobert, Hood e Joe Johnson, mentre per i Nuggets si è trattata di una serata da dimenticare per tutti, con il solo Gary Harris a chiudere a quota 18. “Ci hanno preso a calci nel sedere” il commento non proprio pacato di coach Mike Malone. “Hanno alzato l’intensità, ci hanno giocato addosso, sono stati fisici e ci hanno ribaltati, dominando a rimbalzo offensivo. Hanno fatto quello che hanno voluto, ci hanno massacrato. Una serata imbarazzante per tutti i Denver Nuggets”.
Sacramento Kings-Milwaukee Bucks 87-112
Dopo la sbornia della vittoria sul campo dei Golden State Warriors, i Sacramento Kings tornano sulla Terra schiantandosi sotto i peso dei 32 punti di Giannis Antetokounmpo. “The Greek Freak” è il miglior realizzatore di una partita che all’intervallo era già segnata, visto che il secondo quarto si era concluso sul 29-11 per gli ospiti, ma è stato il suo terzo quarto da 17 a mettere definitivamente la parola fine alla contesa, dando ai Bucks un vantaggio anche di 36 punti in una gara dal 59% al tiro. “Quando il pallone si muove tutti trovano energie” ha dichiarato il greco, che ha avuto il supporto di un Eric Bledsoe da 21 punti, 5 rimbalzi e 5 assist. “Quando la muoviamo in questo modo, diventa facile trovarci in campo: è bello da vedere e dobbiamo continuare a farlo. Non possiamo più nasconderci: quello che abbiamo fatto stasera dobbiamo rifarlo anche nelle prossime, non ci sono scuse”. Purtroppo per loro non ci saranno sempre i Kings in back-to-back da affrontare, arrivati stanchi e scarichi dalla trasferta a Oakland e con solo Garrett Temple a giocare a buoni livelli con 18 punti. “Non è stata la nostra partita: abbiamo faticato sin dall’inizio contro il loro atletismo e la loro lunghezza. Poi stasera hanno anche messo i loro tiri” è stata l’analisi amara di coach Dave Joerger.