La stella dei Thunder guida la rimonta da -17 nel terzo quarto e chiude con 34 punti, 13 rimbalzi e 14 assist, dominando la sfida con i Jazz a cui non bastano i 31 di Donovan Mitchell per evitare la sconfitta 100-94
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Oklahoma City Thunder - Utah Jazz 100-94
Se si vogliono giocare i playoff, ci sono partite durante la stagione che semplicemente non si possono perdere. La sfida casalinga con gli Utah Jazz dava questa sensazione agli Oklahoma City Thunder, attualmente noni nella Western Conference ma rimasti aggrappati al treno delle prime otto grazie al successo in rimonta sugli avversari reduci da sei vittorie consecutive. Non è stato però per niente facile: gli ospiti erano andati avanti di 17 punti a metà terzo quarto e per i Thunder si prospettava l’ennesima sconfitta bruciante, ma una clamorosa rimonta a cavallo tra terza e ultima frazione ha permesso alla squadra di Billy Donovan di vincere — finalmente — una partita in volata. Il grande protagonista è stato Russell Westbrook, autore della sua settima tripla doppia stagionale con 34 punti, 13 rimbalzi e 14 assist, dopo che quella di domenica contro San Antonio gli era stata tolta per un rimbalzo erratamente conteggiato. Ma l’MVP in carica non è stato lasciato solo nel parziale tramortente di 32-14 con cui OKC ha preso il sopravvento su Utah: Paul George ha realizzato 11 dei suoi 21 punti nell’ultimo quarto; Carmelo Anthony ne ha aggiunti 14 di cui 8 negli ultimi 5 minuti e mezzo; Steven Adams ha chiuso con 20 punti e 9 rimbalzi, ma sopratutto con il tap-in del +5 a 43.2 secondi dalla fine che di fatto ha chiuso i giochi. Ai Jazz non sono bastati i 31 punti del sempre più sorprendente rookie Donovan Mitchell e i 16 di Joe Ingles, crollando nell’ultimo quarto anche a causa della difficoltà di giocare in trasferta la seconda partita di un back-to-back. Una stanchezza ben visibile nell’ultima frazione chiusa con 6/20 al tiro e 1/8 da tre punti con 3 palle perse, pur giocandosela punto a punto nel finale ma perdendo lo scontro a rimbalzo 46-35 e quello nei punti in area per 58-40.
Le parole dei protagonisti
“Russell Westbrook, l’MVP di questa lega, è entrato in ritmo e nel terzo quarto ha dato loro tantissima energia” ha ammesso coach Quin Snyder, . “Poi Roberson e George sono due dei migliori difensori della NBA e anche Westbrook ha alzato il livello difensivo: così diventa dura”. Un’intensità però mancante nel primo tempo, chiuso in svantaggio dai padroni di casa che tra le mura amiche hanno vinto 9 degli 11 successi stagionali: “Nel primo tempo abbiamo giocato con fretta e poco raziocinio, come se fossimo sotto di 20 a cinque minuti dalla fine. Ma senza alcun dubbio la nostra difesa ci ha dato un’opportunità di vincerla stasera [96.7 il rating difensivo dei Thunder, ndr]. Ciò nonostante, siamo stati fortunati a essere sotto solamente di 8 all’intervallo: poteva andare decisamente peggio”. “Siamo rimasti mentalmente nella gara” ha concluso invece Westbrook, che si è ripreso immediatamente il maltolto per salire a quota 85 triple doppie in carriera. “Le squadre produrranno dei parziali: tutto sta nel modo in cui reagisci quando vieni colpito in faccia. Abbiamo imparato la nostra lezione e sappiamo che dobbiamo continuare a lottare: è quello che abbiamo fatto stasera”.