
Cleveland, 13 vittorie in fila per il record di franchigia, ma il primato "all-time" resta lontano
Battendo Sacramento nella notte, Cleveland eguaglia il proprio record di franchigia con 13 vittorie in fila. LeBron James non è nuovo a imprese del genere – insieme a Dwyane Wade era nel roster di Miami che ha regalato ai tifosi degli Heat 27 successi in fila nel 2013 – ma non appartiene a quella squadra il primato all-time per vittorie consecutive su singola stagione. Ecco i numeri da battere, franchigia per franchigia

CLEVELAND | Battendo Sacramento nella notte, Cleveland eguaglia il proprio record di franchigia con 13 vittorie in fila. LeBron James non è nuovo a imprese del genere – insieme a Dwyane Wade era nel roster di Miami che ha regalato ai tifosi degli Heat 27 successi in fila nel 2013 – ma non appartiene a quella squadra il primato all-time per vittorie consecutive su singola stagione. Ecco i numeri da battere, franchigia per franchigia

CLEVELAND CAVALIERS, 13 PARTITE: due volte, l’ultima dal 16 gennaio all’11 febbraio 2010 | Nell’ultima stagione di LeBron James nell’Ohio, prima del suo trasferimento in Florida, il n°23 dei Cavs guida i suoi a 13 successi in fila (risultato già ottenuto nell’anno solare 2013, sul finire della stagione precedente). A chiudere la striscia di vittorie la sconfitta in overtime contro Denver; a chiudere i sogni di gloria (e spingere LeBron lontano da Cleveland) quella contro Boston nei playoff.

BROOKLYN NETS, 7 PARTITE: dal 2 al 15 gennaio 2013 | I Nets quelli appena sbarcati a Brooklyn, di moda come non mai nella Grande Mela, con Deron Williams e Brook Lopez contro Toronto vincono la settima gara in fila in una stagione chiusa sfiorando le 50 vittorie. Come New Jersey Nets, però, la loro striscia di vittorie più lunga (ottenuta due volte) è di 14 gare.

MEMPHIS GRIZZLIES, 8 PARTITE: 4 volte, l’ultima dall’8 al 27 febbraio 2015 | Mai oltre le 8 vittorie in fila (risultato raggiunto 4 volte) i Memphis Grizzlies, l’ultima in un campionato chiuso con 55 vittorie e 27 sconfitte, quello poi chiuso con la sconfitta in semifinale di conference contro Golden State. È la squadra che ha Zach Randolph e Marc Gasol come eccellente coppia di lunghi, e Mike Conley in regia.

INDIANA PACERS, 9 PARTITE: due volte, l’ultima dal 29 ottobre al 15 novembre 2013 | La stagione 2013-14 inizia con i Pacers quasi imbattibili. Vincono le prime 9 gare stagionali prima di uscire sconfitti contro Chicago e poi tornare a inanellare altre sette vittorie in fila, vincendo così 16 delle prime 17 gare di stagione, chiusa poi con un record di 56-26 e la corsa ai playoff interrotta solo da Miami in finale a Est.

ORLANDO MAGIC, 9 PARTITE: tre volte, l’ultima dal 23 dicembre 2010 all’8 gennaio 2011 | Arriva contro Dallas la nona sinfonia dei Magic, che eguagliano così il primato di franchigia di nove vittorie in fila già stabilito altre due volte in passato. È la squadra di Dwight Howard e Vince Carter, eliminata al primo turno ai playoff da Atlanta dopo 52 vittorie in stagione regolare.

WASHINGTON WIZARDS, 9 PARTITE: due volte (più altre due a Baltimore), l’ultima dal 6 al 22 dicembre 2001 | Sono gli Washington Wizards di un certo Michael Jordan, che proprio col canestro della vittoria al Madison Square Garden sotto Natale regala ai suoi la nona vittoria in fila, eguagliando così il record di franchigia.

CHARLOTTE HORNETS, 10 PARTITE: dal 21 febbraio al 13 marzo 1998 | È la squadra che ha in Glen Rice il proprio top scorer e la cui coppia dietro è costituita da David Wesley e dal povero Bobby Phills: chiudono la stagione con 51 vittorie, dieci in fila incassate appena dopo l’All-Star break, con un filotto interrotto solo da una sconfitta interna contro Washington.

NEW ORLEANS HORNETS/PELICANS, 10 PARTITE: dal 9 al 26 gennaio 2011 | Un gennaio quasi perfetto per gli Hornets che insieme a Chris Paul e David West hanno in squadra anche il nostro Marco Belinelli e che chiudono la stagione con 46 vittorie e 36 sconfitte, per poi piegarsi solo in sei partite contro i Lakers al primo turno di playoff. La striscia tocca quota 10 con la vittoria su Golden State, qui segue la sconfitta a Sacramento tre giorni dopo.

MINNESOTA TIMBERWOLVES, 11 PARTITE: dal 17 gennaio al 7 febbraio 2001 | In una stagione da 47 vittorie, i T’Wolves di Kevin Garnett ne mettono in fila 11 a cavallo tra gennaio e febbraio. L’ultima delle undici la vincono contro Sacramento ma terminata la striscia stranamente Minnesota crolla, perdendone cinque in fila. Eliminazione al primo turno per 4-0 ai playoff contro gli Spurs.

TORONTO RAPTORS, 11 PARTITE: dal 6 al 30 gennaio 2016 | vinta la prima gara dell’anno il 1 gennaio e poi perse le successive due, Toronto non conosce più sconfitte per tutto il mese, in una stagione chiusa con 56 vittorie e una corsa ai playoff arrestata solo in sei partite da Cleveland in finale a Est. A interrompere la striscia record di franchigia, centrata con la vittoria su Detroit, sono i Denver Nuggets di Nikola Jokic.

OKLAHOMA CITY THUNDER, 12 PARTITE: dal 24 novembre al 19 dicembre 2012 | Prima che la squadra si trasferisse nell’Oklahoma, col nome di Thunder, c’è stata una striscia di 14 vittorie consecutive per gli allora Seattle Supersonics, nel 1996, stagione chiusa con la sfida in finale NBA contro i Bulls di Michael Jordan. Reduci invece da una finale NBA (quella persa contro Miami nel 2012) i Thunder che guidati da Russell Westbrook e Kevin Durant non conoscono sconfitte per quasi un mese di fila, prima sul parquet di Minnesota.

SACRAMENTO KINGS, 12 PARTITE: dal 23 dicembre 2001 al 21 gennaio 2002 | Anche per i Kings il record di franchigia è stato stabilito con 15 vittorie consecutive quando la franchigia giocava a Rochester, ma nella versione nord californiana il primato appartiene alla squadra di Chris Webber e soci, capaci di chiudere il 2001 e iniziare il 2002 come mai meglio prima: 12 vittore in fila delle 61 collezionate in stagione, prima di piegarsi solo ai Lakers in gara-7 in finale a Ovest.

DETROIT PISTONS, 13 PARTITE: due volte, l’ultima dal 27 dicembre 2003 al 19 gennaio 2004 | È l’anno che i Pistons guidati da Larry Brown in panchina chiudono sollevando il Larry O’Brien Troply, con Chauncey Billups MVP delle finali. Imbattibili per il resto della lega, un dominio già messo in mostra a cavallo tra il 2003 e il 2004 con 13 successi in fila che hanno preceduto tre ko consecutivi, neppure la striscia negativa più lunga della stagione (ne seguirà una da 6, curiosa per la squadra poi campione NBA).

PHILADELPHIA 76ERS, 14 PARTITE: dal 21 dicembre 1982 al 21 gennaio 1983 | I Sixers laureatisi campioni nell’estate 1982, rompendo l’egemonia di Lakers e Celtics nel decennio, l’anno dopo si ripresentano più bellicosi che mai, e lo dimostrano nel non conoscere sconfitte per un mese intero, da fine dicembre a fine gennaio, a cavallo tra 1982 e 1983. È la squadra di Moses Malone e Julius Erving, che vince ancora 65 partite e si piega soltanto in finale NBA (4-0) contro i Lakers.

DENVER NUGGETS, 15 PARTITE: dal 23 febbraio al 23 marzo 2013 | C’è anche Danilo Gallinari nella squadra che per un mese intero, fino all’inizio della primavera 2013, non conosce sconfitta nella NBA, raccogliendo 15 successi consecutivi. Dopo il ko contro New Orleans che chiude la cavalcata, due sole altre sconfitte fino alla fine della stagione, chiusa con 57 vittorie ma l’eliminazione al primo turno contro i Golden State Warriors.

UTAH JAZZ, 15 PARTITE: due volte nella stessa stagione, l’ultima dal 12 marzo all’11 aprile 1997 | A cavallo tra marzo e aprile i Jazz di Stockton e Malone eguagliano il record di 15 vittorie in fila stabilito solo pochi mesi prima, a inizio stagione. È lo specchio di un’annata eccezionale, che trova solo nel Michael Jordan del “flu-game” il mostro capace di sconfiggere i sogni di titolo in finale NBA.

PORTLAND TRAIL BLAZERS, 16 PARTITE: dal 20 marzo al 19 aprile 1991 | Portland inizia la stagione 1990-91 vincendo le prime 11 gare e poi la chiude vincendone 16 delle ultime 17, cedendo solo l’ultima sfida prevista in calendario prima dei playoff contro Phoenix. Ai playoff la corsa di Clyde Drexler e soci si ferma solo in finale di conference contro i Lakers, quegli stessi Lakers sconfitti in overtime durante la striscia di 16 successi.

DALLAS MAVERICKS, 17 PARTITE: dal 27 gennaio all’11 marzo 2007 | Sono i Dallas Mavericks campioni NBA in carica, quelli guidati da un Dirk Nowitzki votato MVP a fine stagione: da fine gennaio a inizio marzo non conoscono sconfitte (un febbraio perfetto, da 10 vittorie) e quando Golden State prima e Phoenix dopo mettono fine alla striscia, i Mavs reagiscono vincendone subito altre 7 in fila. Saranno 67 le vittorie a fine anno, prima dell’incredibile sconfitta al primo turno ancora contro gli Warriors, “bestia nera” che aveva messo fine alla loro striscia record di 17 successi in stagione.

L.A. CLIPPERS, 17 PARTITE: dal 28 novembre al 30 dicembre 2012 | A fine novembre i Clippers inanellano 4 ko consecutivi, e il loro record si avvicina pericolosamente al 50% (8-6). Poi, d’incanto, Chris Paul e Blake Griffin ingranano le marce alte: 17 successi di fila, uno a novembre, 16 in un dicembre perfetto. La sconfitta arriva il primo giorno del 2013 contro Denver (con 17 di Gallinari, oggi beffardamente proprio un Clipper…): 56 le vittorie a fine campionato, due quelle in apertura di playoff contro Memphis, prima di incassare 4 ko in fila e l’eliminazione per mano dei Grizzlies.

PHOENIX SUNS, 17 PARTITE: dal 29 dicembre 2006 al 28 gennaio 2007 | Nella stessa stagione Steve Nash e compagni sono già capaci di mettere in fila 15 successi consecutivi, tra il 20 novembre e il 20 dicembre. Fanno ancora meglio a cavallo dell’anno, arrivano a quota 17 vittorie, una striscia interrotta sul parquet di Minnesota l’ultima gara di gennaio. A fine anno il record dice 61-21 e solo la controversa eliminazione contro San Antonio al secondo turno di playoff ferma la squadra di D’Antoni nella corsa verso il titolo.

CHICAGO BULLS, 18 PARTITE: dal 29 dicembre 1995 al 2 febbraio 1996 | Sono i Bulls capaci di toccare quota 72 vittorie e stabilire il miglior record NBA di sempre (primato infranto solo dai Golden State Warriors 2015-16). Una squadra quasi imbattibile, come dimostra la striscia di 18 successi iniziata il 29 dicembre 1995 e poi portata avanti fino a febbraio 1996 – e come dimostra anche la cavalcata nei playoff, conclusa con la vittoria in finale NBA contro Seattle.

NEW YORK KNICKS, 18 PARTITE: dal 24 ottobre al 28 novembre 1969 | A fine anno i Knicks di Willis Reed, Walt Frazier & Co. riusciranno a metter le mani sul primo anello nella storia della franchigia. Quell’annata storica inizia con 5 vittorie prima di un ko contro i San Francisco Warriors: l’unico fino a quello del 29 novembre contro Detroit, dopo che per 18 gare i blu-arancio newyorchesi erano sempre usciti vincenti dal campo. Come faranno anche a fine stagione.

ATLANTA HAWKS, 19 PARTITE: dal 27 dicembre 2014 al 31 gennaio 2015 | Il miracolo di coach Budenholzer, capace di mandare all’All-Star Game 4/5 del proprio quintetto base, una squadra magari senza superstar assolute ma costruita benissimo e capace di funzionare come un orologio svizzero, imbattuta per più di un mese tra fine dicembre 2014 e fine gennaio 2015. La stagione regolare da record (60 vittorie, 22 sconfitte) si chiude però con 3 ko, presagi di una corsa ai playoff che si arresta con un secco 4-0 in finale di conference contro Cleveland.

BOSTON CELTICS, 19 PARTITE: dal 15 novembre al 23 dicembre 2008 | L’anno prima i “Big Three” avevano trovato in fretta la quadratura del cerchio ed erano riusciti, al primo anno assieme, a centrare subito l’obiettivo grosso, il titolo. Fanno sul serio anche da campioni in carica e lo dimostrano a inizio anno: perdono la terza gara stagionale dopo due successi ma poi infilano 7 vittorie consecutive e quindi altre 19 (intervallate solo da un ko contro Denver). Sarà di 62-20 il record a fine anno, ma in finale NBA ci vanno gli Orlando Magic.

SAN ANTONIO SPURS, 19 PARTITE: dal 26 febbraio al 2 aprile 2014 | La squadra che nei playoff diventa imbattibile, vincendo il quinto titolo della propria dinastia iniziata nel 1999, fa le prove generali nel periodo che va da fine febbraio all’inizio di aprile: 19 successi in fila per Tim Duncan e soci, che già avevano collezionato 11 vittorie consecutive all’inizio del campionato.

MILWAUKEE BUCKS, 20 PARTITE: dal 6 febbraio all’8 marzo 1971 | Più di un mese senza conoscere sconfitte, nel lontano 1971: un’annata storica, quella che culmina con l’unico titolo nella storia dei Milwaukee Bucks, guidati da due Hall of Famer come Oscar Robertson e Kareem Abdul-Jabbar. Con la ventesima vittoria in fila arrivano a 65, poi stranamente perdono 5 delle ultime 6 gare di stagione regolare, ma nei playoff cambiano nuovamente marcia: 12 vittorie, solo 2 sconfitte e il primo, storico anello.

HOUSTON ROCKETS, 22 PARTITE: dal 29 gennaio al 16 marzo 2008 | Più di un mese e mezzo da imbattuti, e una stagione apparentemente mediocre (24-20 il record a fine gennaio) diventa improvvisamente epica (46-20 dopo la vittoria sui Lakers, prima di cedere le armi contro i Celtics). Nei playoff, però, non si va oltre al primo turno – la maledizione di Tracy McGrady… – chiuso con la sconfitta in sei gare per mano degli Utah Jazz.

GOLDEN STATE WARRIORS, 24 PARTITE: dal 27 ottobre all’11 dicembre 2015 | Freschi del successo dell’anno precedente, i Golden State Warriors iniziano lanciando un messaggio forte alla lega: vincono le prime 24 gare stagionali, in una corsa verso il miglior record di tutti i tempi che supera anche le insidie del doppio overtime sul campo dei Boston Celtics l’11 dicembre ma poi si interrompe la sera dopo a Milwaukee. Sconfitta rara, come dimostra il 73-9 di fine anno (meglio dei Bulls 1995-96), ma sconfitta sicuramente meno amara di quella in gara-7 contro Cleveland in finale NBA.

MIAMI HEAT, 27 PARTITE: dal 3 febbraio al 25 marzo 2013 | LeBron James, oggi impegnato nella striscia record di franchigia per i suoi Cleveland Cavs, mette lo zampino anche in quella degli Heat, nella stagione iniziata da Miami come campioni in carica poi chiusa con il back-to-back ai danni dei San Antonio Spurs in finale NBA. Nel biennio gli Heat dei “Big Three” dominano la lega, e l’esempio più lampante è la striscia di 27 gare (quasi due mesi interi) senza sconfitte inanellata a inizio 2013, interrotta dal ko rimediato sul campo di Chicago che non impedisce però a Miami di chiudere la stagione regolare con altri 8 successi in fila.

LOS ANGELES LAKERS, 33 PARTITE: dal 5 novembre 1971 al 7 gennaio 1972 | Più volte avvicinata (ma neppure troppo…) mai eguagliata: lo standard d’eccellenza per la striscia di vittorie più lunga su singola stagione è quello stabilito dai Los Angeles Lakers di Wilt Chamberlain, Jerry West, Gail Goodrich ed Elgin Baylor, un All-Star team imbattibile per più di due mesi e poi capace di laurearsi campione NBA battendo 4-1 in finale i New York Knicks. Una squadra da record, una squadra da leggenda.