Uscito dopo neanche due minuti nella sfida vinta contro Boston, il centro francese resterà fuori almeno altre quattro settimane dopo le undici gare saltate il mese scorso
Neanche in quella che forse è stata la miglior vittoria stagionale dei Jazz (in trasferta sul parquet dei Celtics), i ragazzi di coach Snyder hanno potuto gioire senza trascinarsi dietro ulteriori ansie. A preoccupare tutti dopo poco più di un minuto di gioco infatti ci ha pensato l’infortunio di Rudy Gobert. Rientrato da cinque partite dopo lo stop di quattro settimane, il centro francese è finito nuovamente al tappetto in modo rocambolesco: Derrick Favors va letteralmente a sbattere contro la difesa di Boston, Baynes e Horford lo respingono fisicamente e lui vola a terra franando sul ginocchio del numero 27. Una ricaduta che non ci voleva e che lo terrà fuori un altro mese, secondo quanto riportato da Shams Charania: senza Gobert toccherà nuovamente fare di necessità virtù. Con la partenza in estate di Gordon Hayward, il testimone doveva passare nelle mani del giocatore francese, passato allo status di All-Star dopo la clamorosa stagione 2016-17. Secondo soltanto a Draymon Green nella corsa al premio di miglior difensore dell’anno, Gobert ha fissato i suoi massimi in carriera per punti segnati (non la specialità della casa), percentuale dal campo (66%), rimbalzi (12.8) e stoppate (2.6). Il totem attorno al quale ripartire, mantenendo intatta l’identità difensiva che aveva portato i Jazz in semifinale di Conference lo scorso maggio. Quest’anno i playoff non sono più così scontati e la prolungata assenza del numero 27 non aiuta: senza di lui Utah ha un Net Rating di -13; segno di quanto il roster sia fondato su di lui. Il sorprendente Donovan Mitchell di questi primi due mesi sta provando a modo suo a colmare queste mancanze e il nono posto attualmente occupato a Ovest per buona parte è merito suo. Un mese però è lungo e la concorrenza molto agguerrita: la post-season non attende e Utah in qualche modo deve continuare a correre.