Il n°23 di Cleveland scende sul parquet di Washington indossando una scarpa bianca e una nera, entrambe con la scritta "uguaglianza", messaggio diretto all’inquilino della Casa Bianca. Poi fa registrare la sua terza tripla doppia consecutiva e guida i Cavs alla 17^ vittoria nelle ultime 18 gare
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Washington Wizards-Cleveland Cavaliers 99-106
A inizio gara LeBron James fa parlare di sé per la curiosa scelta di indossare una scarpa bianca (la sinistra) e una nera (la destra), entrambe con un messaggio a caratteri cubitali dorato: “Uguaglianza”. Il destinatario, ovviamente, risiede a pochi chilometri dall’arena degli Washington Wizards, ed è Donald Trump: “Gli Stati Uniti sono un paese bellissimo e non lasceremo mai che una singola persona possa influire sulla forza, il potere e la bellezza delle persone che ci vivono”, le sue dichiarazioni. Poi, alzata la palla a due, LeBron James continua a far notizia anche per la terza tripla doppia consecutiva mandata a referto, la quarta nelle ultime cinque gare – anche se la stella di Cleveland riesce a essere parecchio critico con se stesso: “Penso di aver giocato maluccio, stasera. Troppe palle perse, sei; sono stato pigro. I miei compagni sono stati bravi ad aiutarmi”. Parole che hanno sorpreso anche il suo compagno Kevin Love (“Male?!?”, la sua reazione), autore di 25 punti e 9 rimbalzi con 5 triple a segno: “LeBron crea gioco per tutti noi e riesce a incidere in una partita in tantissimi modi diversi: è il nostro leader”, le parole del lungo di Cleveland. Rispetto al primo incontro tra le due squadre, agli uomini di coach Brooks andata comunque meglio: “Speriamo di tenerlo almeno a 56 punti”, aveva scherzato nel prepartita l'allenatore di Washington, ricordando i 57 segnati ai suoi da James a inizio novembre. Molti meno alla sirena finale i punti a tabellino per il n°23 dei Cavs ma l’ennesima tripla doppia, proprio a testimoniare le parole di Kevin Love: per LeBron alla fine ci sono 20 punti, 15 assist e 12 rimbalzi, un modo diverso di dominare ancora una volta una partita: “Non ho mai visto nessuno con questo quoziente di intelligenza cestistica: vede il campo in maniera eccezionale”, le parole a fine gara dell’allenatore di Washington. L’attacco di coach Lue infatti gira a pieni giri, come testimoniato dalle 14 triple a segno (ventesima gara in fila con almeno 10 canestri da tre) e dai 106 punti finali (la 24^ volta consecutiva in cui i Cavs toccano la tripla cifra a tabellone), con una panchina capace di produrne 40, guidata dai 15 di Jeff Green e dagli 11 di Kyle Korver, con 4/6 al tiro.
Le brutte percentuali condannano Washington
Per Cleveland – scesa in campo senza Dwyane Wade, tenuto precauzionalmente a riposo nel back-to-back – si tratta della vittoria n°18 nelle ultime 19 gare disputate, successo dal valore ancora maggiore visto che il duello di serata metteva di fronte due leader divisionali (Cavs in testa nella Central, Washington prima nella Southeast). Agli Wizards – anche loro con un’assenza importante, quella di Otto Porter – non bastano i 27 punti di Bradley Beal, i 15 con 10 rimbalzi e 6 assist di John Wall e 19 con 8/14 al tiro dalla panchina di Mike Scott. Più forti a rimbalzo (51-42 il conto a loro favore), gli uomini di Scott Brooks pagano una serata poco felice al tiro, chiusa sotto il 43% dal campo e anche con un pessimo 9/16 dalla lunetta. Si ferma a due la mini-striscia di vittorie (contro Clippers e Grizzlies) di Washington, che tra le mura amiche ha vinto solo 8 delle 14 gare disputate. Un po’ poco per una squadra con ambizioni dichiarate di far corsa di vertice a Est.