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NBA: Hou-stop dopo 14 gare, non bastano i 51 di Harden contro i Lakers

NBA

Si ferma la corsa dei Rockets, battuti in casa dopo 14 vittorie in fila dai Lakers nonostante un super James Harden (51 punti). A guidare i giallo-viola ci pensa Kyle Kuzma, al massimo in carriera con 38 punti. A preoccupare Houston è l'infortunio di Chris Paul, uscito per un problema all'adduttore

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Houston Rockets-Los Angeles Lakers 116-122

IL TABELLINO

Alla fine questo momento prima o poi sarebbe dovuto arrivare. Gli Houston Rockets interrompono la striscia di 14 successi, la più lunga tra quelle aperte in NBA, e soprattutto incassano il primo ko con Chris Paul sul parquet (15-1 il record). La point guard numero 3 in realtà, in una partita da 8 punti, 5 assist e 5 rimbalzi in 25 minuti, è fuori dalla contesa nel quarto e decisivo periodo a causa di un problema alla gamba sinistra che subito ha messo tutti in allerta. Perdere lui sarebbe molto più grave del subire una sporadica sconfitta. Coach D’Antoni a fine partita ha parlato di un generico stiramento all’adduttore, senza avere la possibilità di fare alcun tipo di diagnosi e di previsione sul recupero. Sul parquet invece ci ha pensato James Harden a non far sentire la mancanza di CP3, incontenibile in una serata da 51 punti per il Barba: 15/27 dal campo, 4/6 dall’arco, 17/21 dalla lunetta e 9 assist in 43 minuti, protagonista di un testa a testa avvincente con il rookie Kyle Kuzma, sempre più il migliore dei Lakers in questi primi due mesi di stagione. Per il ragazzo di Flint alla sirena finale sono 38 punti (massimo in carriera), messi a referto grazie a un perfetto primo tempo da 9/9 dal campo e 6/6 dall’arco. Una gara da trascinatore, soprattutto nel garantire ampio margine agli ospiti nella prima metà dell’incontro e permettendo ai giallo-viola di non perdere contatto nel momento cruciale del match. Negli ultimi 7 minuti e 50 infatti i Rockets fanno una fatica tremenda a trovare il fondo della retina, permettendo quasi per inerzia ai Lakers di allungare e ritrovarsi sul +10 a tre minuti dal termine. L’estremo tentativo di Harden è tardivo e il canestro dell’ex Corey Brewer, unito ai due liberi realizzati da un Lonzo Ball da 16 punti e 9 rimbalzi chiudono i conti. 

Ennesima partita da record per il Barba

Sia D’Antoni che Walton hanno dovuto rinunciare ai loro titolari sotto canestro, con Brook Lopez fuoridopo il brutto infortunio alla caviglia subito contro Golden State due giorni fa, mentre Clint Capela è rimasto fuori a causa di un fastidioso problema al piede sinistro. “Un altro paio di giorni di riposo e poi spero che tutto torni a posto”. Senza di loro, a darsi battaglia ci hanno pensato Andrew Bogut e Nene, in una sfida che rimanda indietro di una decina d’anni. Il numero di triple a referto delle due squadre però, è tutt’altro che vintage: 17 a bersaglio quelle dei padroni di casa, 15 quelle dei Lakers che tirano con il 43% dall’arco. Harden diventa così il primo giocatore a segnare almeno 50 punti contro i Lakers a dieci anni di distanza dall’ultima volta che i losangelini ne avevano incassati così tanti da Allen Iverson nel 2007. Il Barba inoltre è il primo giocatore nella storia dei Rockets ad aprire la stagione con 30 partite consecutive con almeno 20 punti a referto; superato Moses Malone che ne aveva inanellate 29. “Il fatto che siamo riusciti a costruire margine a inizio partita è stato decisivo. Sapevo che sarebbero ritornati, che si sarebbero rifatti sotto, ma quello ci ha permesso di prepararci al meglio per lo scontro finale”, commenta coach Walton. A detta di Trevor Ariza, utilizzato per bene 45 minuti da D’Antoni, il problema dei texani invece è stato soprattutto nella propria metà campo: “Semplicemente, in alcuni momenti della gara non abbiamo difeso. Abbiamo totalmente smesso di farlo. Hanno fatto quello che hanno voluto in attacco; non puoi meravigliarti se poi perdi”.