I Timberwolves mandano a referto un quarto quarto da 38 punti e chiudono la gara tirando oltre il 58% dal campo e sfiorando l’83% nell’area dei tre secondi: a Los Angeles – senza Lonzo Ball e Brandon Ingram – non bastano i 31 punti di Kyle Kuzma
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Los Angeles Lakers-Minnesota Timberwolves 104-121
Difficile, se non impossibile, vincere quando si concede agli avversari oltre il 58% al tiro e se ne accorgono i Lakers, che arrivati in sostanziale parità al via del quarto quarto (83-80 per Minnesota il parziale), concedono agli ospiti 38 punti negli ultimi dodici minuti arrendendosi così ai Timberwolves, che mandano a libri la loro prima vittoria natalizia nella storia della franchigia. Il dominio degli ospiti è evidente soprattutto sotto canestro: Karl Anthony Towns e Jimmy Butler combinano per un perfetto 11/11 al tiro nel pitturato, e la percentuale di squadra da sotto sfiora uno stellare 83%. Dopo che un canestro di Julius Randle porta addirittura in vantaggio 84-83 i Lakers all’inizio dell’ultimo periodo, sono 12 punti in fila messi tutti a segno dalla coppia Towns-Jamal Crawford a segnare i destini della partita: per il lungo di Kentucky alla fine ci sono 21 punti con 10 rimbalzi, 23 a testa li portano in dote sia Jimmy Butler (con 8 assist) che Taj Gibson (con 9 rimbalzi) e 19 dalla panchina li mette l’eterno Jamal Crawford, per la quarta vittoria consecutiva della squadra allenata da Tom Thibodeau. I Timberwolves cercano una prima fuga nella gara già nel secondo quarto, ma il vantaggio in doppia cifra è quasi completamente annullato dal parziale di 22-13 con cui L.A. chiude il primo tempo, sotto solo di un punto.
Kuzma primo rookie a quota 30 a Natale da LeBron James
I Lakers – che devono rinunciare sia a Lonzo Ball (spalla) che a Brandon Ingram (quadricipite) – sono tenuti in gara soprattutto dalla grandissima gara di Kyle Kuzma: suoi 10 dei primi 14 punti dei Lakers, per una prestazione complessiva da 31 punti con 6 triple a segno: il n°0 gialloviola diventa così il primo rookie dei Lakers dai tempi di Magic Johnson nel 1980 a toccare quota 30 punti per tre volte in stagione e anche solo la quinta matricola oltre i 20 negli ultimi 25 anni di gare natalizie (Jayson Tatum contro Washington nella terza gara di giornata, ma prima solo Tim Hardaway Jr., Kevin Durant e LeBron James). A Los Angeles non bastano i 17 di Jordan Clarkson e i 16 con 7 rimbalzi dalla panchina di Julius Randle per evitare il terzo ko consecutivo, il sesto nelle ultime sette gare disputate.