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NBA, un altro Stockton agli Utah Jazz: secondo contratto decadale per il figlio David

NBA

La franchigia ha deciso di offrire un secondo contratto di dieci giorni al figlio del grande John, che nella notte ha debuttato contro i Golden State Warriors. "Un sogno che si avvera, questa è la mia casa" le parole di David (che però non gioca coi pantaloncini corti né col numero 12...)

È un momento felice per gli Utah Jazz: la vittoria sul campo dei Golden State Warriors e più in generale il 2018 giocato ad alto livello (23 successi nelle ultime 27 partite) ha permesso alla squadra di Salt Lake City di riprendersi uno dei primi otto posti della Western Conference. In un periodo del genere, attirarsi un po’ di karma positivo non può che aiutare, e per questo la dirigenza ha deciso di firmare David Stockton con un secondo contratto decadale. Il figlio del grande John, la cui statua fa bella figura insieme a quella di Karl Malone fuori dalla Vivint Smart Home Arena, ha debuttato nella notte alla Oracle Arena segnando due punti in tre minuti, facendo il suo debutto con la franchigia che ha reso grande suo padre. “Avere questa opportunità è bellissimo” aveva dichiarato al momento della prima firma, rimettendo piede nella palestra che aveva imparato a conoscere da bambino al seguito di papà. “Questa è casa mia, il posto dove ho passato la maggior parte della mia vita. Avere la possibilità di giocare qui è un sogno che si realizza”. Con Raul Neto infortunato, i Jazz avevano bisogno di una terza point guard che potesse dare una mano se chiamato in causa, ruolo che Stockton Jr. aveva già dimostrato di poter ricoprire nell’affiliata della G-League dei Jazz e conoscendo già il sistema, avendolo imparato durante le sessioni d’allenamento facoltative in estate. Le sue limitate doti fisiche (180 centimetri per 74 chili) ne limitano l’impatto e il ruolo che potrà avere a lungo termine in NBA, ma questo non gli impedisce di potersi togliere qualche soddisfazione anche tra i professionisti dopo aver solo assaggiato la lega tre anni fa a Sacramento per un totale di 33 minuti in tre partite, chiude con 8 punti e 9 assist. “Sono felice di esserne parte: questa è una grande organizzazione e voglio dare una mano in ogni maniera possibile”. Di sicuro non sarà ai livelli del babbo, ma è sempre bello vedere uno Stockton in maglia Utah Jazz.