Tanti colpi proibiti tra Jazz e Thunder in gara-4, chiusa con sette falli tecnici e un espulso. Una battaglia che Utah ha dimostrato di saper maneggiare con maggiore facilità, anche grazie alla spinta del pubblico di Salt Lake City
Le parole di Russell Westbrook dopo gara-3 avevano già lasciato intendere quale sarebbe stato il clima sul parquet nella decisiva sfida di Salt Lake City (“Rubio smetterà di prendere quei tiri di m**da”), e la point guard spagnola già nel pre-partita aveva soffiato sul fuoco con le sue parole: “Sono i playoff, sappiamo che sarà una guerra. Si gioca al meglio delle sette partite e devi riuscire a vincerne quattro, sarà una battaglia sul parquet in cui dovremo dimostrare di essere duri a sufficienza: incassare i colpi ed essere abili nel rispondere”. Ecco, in campo entrambe le squadre hanno dimostrato di non volersi tirare indietro (per usare un largo giro di parole). Questo il lungo elenco di tecnici fischiati, quasi tutti nel primo tempo: Paul George sanzionato per aver spintonato Joe Ingles sulla rimessa; Steven Adams dopo un colpo proibito sotto canestro su Rudy Gobert; Quin Snyder per proteste dopo un mancato fischio sempre sul lungo francese; lo stesso Ingles per aver provocato George dopo tre triple consecutive; Raymond Felton e Gobert dopo essere venuti a contatto sotto il ferro dei Thunder (ed essersi scambiati colpi proibiti nelle zone dove fa più male). Una rissa dopo l’altra insomma, conclusa con il più naturale degli acuti finali nel quarto periodo. Westbrook spende il quinto fallo di frustrazione su Jae Crowder lanciato in contropiede, placcandolo al collo per poi defilarsi prontamente muovendosi verso gli arbitri. Crowder abbaia nelle sue orecchie, ma a protezione del n°0 arrivano Anthony e Adams. Il primo fa la voce grossa, mentre il secondo si becca una gomitata in pieno volto. Il neozelandese incassa il colpo e non fa una piega (un uomo normale starebbe facendo il conto delle decine di giorni di prognosi), allontanando Crowder che alla fine farà il pieno: prima tecnico e poi espulsione. Un clima rovente, a cui il pubblico di Salt Lake City ha dato un’ulteriore spinta emotiva, urlando di tutto contro la squadra ospite. L’intenzione di Westbrook di rendere più fisica la sua partita contro Rubio si è ritorta contro l’MVP in carica, costretto a uscire dopo il 4° fallo commesso già prima dell’intervallo. Il pubblico dei Jazz glielo fa notare, tra cui anche Mitt Romney; candidato presidente alle elezioni 2012 e grande tifosi di Utah. Adesso la serie è sul 3-1 Jazz, con le squadre che tornano a Oklahoma City per giocarsi gara-5. Sì, avete già capito che sarà una battaglia anche quella.