Il golfista americano, che di leggende e record nello sport se ne intende, ha raccontato il suo punto di vista sulla continua comparazione che viene fatta tra LeBron James e Michael Jordan, trovando una soluzione per far felici tutti: una risposta giusta alla domanda non esiste, con buona pace di chi si divide su questo
Anche il golfista più famoso dell’ultimo decennio, uno dei più titolati al mondo non si è voluto tirare indietro: meglio Michael Jordan o LeBron James? Tiger Woods - uno che di capacità di giocare e restare al vertice dello sport professionistico a lungo se ne intende - non ha dubbi: “Sono tutti e due dei giganti, nonostante abbiano interpretato il loro ruolo in maniera diversa. Penso che, se uno guarda a quanto fatto da Michael Jordan, vede un realizzatore prolifico che al tempo stesso difendeva alla morte come nessun’altro. È sempre stato inserito all’interno del primo quintetto difensivo della lega. Ma LeBron è qualcosa di diverso: è un mix tra Jordan e Magic, che sono due tipologie di giocatori distinte. Johnson portava spesso e volentieri il pallone, cosa che MJ non ha mai fatto con continuità. Per queste ragioni il loro apporto alla squadra è profondamente diverso, figlio anche della loro struttura, del loro fisico, di come si è evoluto il gioco e dell’aspetto mentale che li caratterizza”. Una risposta corretta, così come una sbagliata in assoluto, non sembra esserci: “Alla fine entrambi hanno dimostrato di essere vincenti, tutti e due dei campioni a cui guardare scuotendo la testa e dicendo: ‘È incredibile quello che hanno fatto’. Talmente rilevanti da cambiare il modo in cui il basket viene inteso e giocato. Nessuno prima di loro avrebbe potuto immaginare si potesse giocare in quel modo e loro due ci sono riusciti, in maniera diversa”. Da sportivo poi Woods ci tiene ha sottolineare un altro aspetto cruciale che rende le loro gesta in qualche modo uniche: “Quello che rende diversi da tutti gli altri i campioni come LeBron o MJ è il fatto che riescano a tenersi ad alto livello così a lungo nel tempo. Sono in grado di fare cose eccezionali non soltanto per un anno o per una partita, ma per oltre un decennio. Mettono insieme talmente tante giocate da highlights che riempiono la memoria degli appassionati per sempre. Basta guardare LeBron, che va avanti a questo livello da quanto? 15 anni? Riuscire a restare sempre al top per tutto questo tempo, a cambiare senza perdere colpi. Tutti sappiamo che con il tempo il fisico non sarà più atletico ed elastico come un tempo. Bisogna porsi il problema di ‘fare la differenza giocando in un altro modo’. Ma di fronte alla capacità di essere così malleabili da cambiare tipologia di gioco, continuando a essere così forti, bisogna togliersi il cappello e applaudire. Non solo per LeBron, ma per tutti i grandi dello sport che ci sono riusciti”. La soluzione dunque è non pensare che una risposta univoca esista. E poi è davvero così importante fare una classifica?