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Mercato NBA, coach Brown ha in testa solo LeBron James, ma non può dirlo: "Serve un grande free agent"

NBA

L'allenatore dei Philadelphia 76ers ha dato vita a una conferenza stampa surreale, facendo chiaramente capire che l'obiettivo dell'estate è firmare LeBron James - ma senza poterlo dire per le regole imposte dalla NBA. "Abbiamo bisogno di aiuto per vincere il titolo, e per me è chiaro chi ci serve"

Solitamente le tradizionali “exit interviews” delle squadre più giovani ripercorrono temi noti: i miglioramenti da fare in estate, il piano di allenamento, i contratti da rinnovare eccetera, eccetera. A Philadelphia, però, tutti sanno che li attende un’estate cruciale dal punto di vista della free agency, avendo l’opportunità quasi unica di aggiungere un free agent di altissimo livello a uno dei nuclei più intriganti e futuribili di tutta la NBA. E il nome che tutti hanno in mente – l’elefante nella stanza della conferenza di fine stagione di coach Brett Brown – non può che essere uno: LeBron James. Le regole della lega impediscono ai dirigenti e agli allenatori di parlare espressamente dei giocatori avversari in ottica di mercato, e per questo coach Brown e il presidente Bryan Colangelo sono stati attentissimi a non nominare mai espressamente il Re, dando vita a momenti esilaranti cercando di soppesare ogni singola parola per non incorrere nelle salatissime multe della NBA. “Penso che a questa squadra serva un free agent di altissimo livello, e penso che abbiamo la possibilità di aggiungerne uno” ha dichiarato Brown con la frase più forte della sua conferenza stampa. “Abbiamo bisogno di aiuto per vincere il titolo. Non sono qui per fare dei nomi, ma per quanto mi riguarda la risposta su chi sia è chiara. Voglio dire, non bisogna fare chissà quali calcoli: è piuttosto chiaro chi sia”. Brown, che ha aggiunto dei silenzi carichi di imbarazzo tra le sue frasi, pensando bene a quali parole utilizzare, ma ha aggiunto anche che “da quando sono qui, per la prima volta abbiamo benissimo in mente cosa abbiamo tra le mani. Perciò la domanda ora diventa: come possiamo complementare ciò che c’è già?”. Opinione condivisa poco dopo anche da Colangelo, che ha aggiunto che questo gruppo “ha dimostrato di non poter vincere in questo preciso momento, perciò aggiungere talento è certamente uno dei nostri obiettivi in estate”.

La convivenza con Simmons: “Un modo si troverà”

Uno dei (pochissimi) dubbi sull’eventuale aggiunta di James ai Sixers riguarda la sua convivenza con Ben Simmons, il quale ha uno skillset molto simile a quello di LeBron ma senza possedere il tiro dalla distanza per poter avere successo anche lontano dal pallone al suo fianco. Sempre stando attento a quello che diceva, coach Brown ha risposto anche a questa delicatissima domanda: “Se questo giocatore che stai descrivendo…” ha cominciato rispondendo alla domanda di un giornalista su un “eventuale” portatore di palla dominante, “…fosse fortissimo…” ha continuato facendo ridere tutti i presenti, “troveremmo il modo di farli convivere. Davvero, questa è la cosa più onesta e semplice con cui posso rispondere”. Prima di farsi questi problemi, però, per i Sixers è ancora più importante costruire argomenti vincenti che possano convincere James a scegliere Philadelphia. E Brown è convinto di averlo dimostrato durante questa stagione: “La nostra cultura non si può negare: i giocatori vogliono venire a giocare qui, possiamo attrarre dei free agent. Spero abbiate ascoltato i nostri giocatori e quanto vogliano tornare qui” ha detto Brown, citando indirettamente la voglia di rimanere di J.J. Redick e di Marco Belinelli – e anche la sua, visto che ha già aperto le trattative per rinnovare il suo contratto in scadenza il prossimo anno. “Amo la direzione che abbiamo preso, amo questa squadra e sono orgoglioso di quello che siamo. Qui possiamo vincere un titolo: questa è l’unica cosa che mi spinge a dare il mio meglio, questa è la mia motivazione. La nostra traiettoria come squadra è cambiata, così come le aspettative su di noi. Ed è una cosa bella: abbiamo qualcosa di speciale tra le mani”.