NBA, Atlanta ha scelto: l'erede di Budenholzer in panchina è Lloyd Pierce, vice di Brett Brown a Philadelphia
NBAHa giocato insieme a Steve Nash al college, ha curato lo sviluppo tecnico di Marc Gasol a Memphis, è stato l'artefice della difesa dei Sixers di quest'anno (la quarta migliore della NBA). Ecco chi è il nuovo allenatore degli Atlanta Hawks
“Un insegnante sveglio e dinamico che sappia stabilire una relazione con il nostro nucleo di giovani giocatori istillando allo stesso tempo una cultura e alti standard valoriali che sentiamo necessari per un programma di successo”. Ecco la descrizione fatta dal management di Atlanta di Lloyd Pierce – appena nominato nuovo capo allenatore degli Hawks – nell’annunciare (e al tempo stesso giustificare) la scelta del successore di Mike Budenholzer in panchina, che ha detto addio alla franchigia lo scorso 25 aprile. L’ultima esperienza di Pierce, che con gli Hawks ha firmato un contratto di tre anni con un’opzione a favore della squadra per prolungarlo a quattro, lo ha visto primo assistente di Brett Brown a Philadelphia, e non è un caso: il grande processo (The Process) di ricostruzione dei Sixers, che ha iniziato a dare i propri frutti in questa stagione, è dalla dirigenza della Georgia visto come un ottimo modello da seguire per poter lavorare nel tempo e riportare gli Hawks a una posizione di predominio nella Eastern Conference, che solo nel 2015 li vedeva al top. Titolari di quattro scelte tra le prime 33 al prossimo Draft, Atlanta sa di dover ricostruire dalle base e dopo tre, approfonditi colloqui ha scelto di chiamare un allenatore a digiuno di panchine da head coach nel suo curriculum ma con esperienza diretta di rebuilding. “Ha tutto quello che volevamo dal nostro nuovo allenatore – ha dichiarato entusiasta il generale manager degli Hawks Travis Schlenk – e non potremmo essere più felici che sia lui a guidare gli Atlanta Hawks nel futuro”. Il neo capo allenatore si è spinto addirittura oltre, perché dopo aver dichiarato l’ovvio entusiasmo (“È un giorno che aspettavo da tanto tempo, per cui ho lavorato molto: è un onore essere l’allenatore di questa squadra”) non ha esitato a pronunciare la parola spesso tabù in molti sport: “Ho grande rispetto per Travis e una fortissima convinzione che il suo piano per portare un titolo NBA alla città di Atlanta possa funzionare”. Proclami importati, quelli di un futuro anello, per una squadra che ha chiuso l’ultima stagione NBA all’ultimo posto della Eastern Conference (terz’ultimo record di lega), con solo 24 vittorie a fronte di 58 sconfitte. Ma toccato il fondo non si può far altro che risalire e nel viaggio verso l’alto Atlanta ha scelto di farsi guidare da Lloyd Pierce.
Chi è Lloyd Pierce
Innanzitutto, verrebbe da dire, è stato il compagno di backcourt di Steve Nash (e non è cosa da poco!) ai tempi in cui il due volte MVP NBA doveva ancora costruirsi un nome, semisconosciuto playmaker dell’università di Santa Clara. Californiano di nascita, Pierce a Santa Clara si è fatto le ossa anche in panchina, assistente allenatore all’inizio del nuovo millennio (dal 2002 al 2007). Da lì il salto nella NBA, grazie all’interessamento dei Cleveland Cavs che lo nominano tra gli assistenti in carico allo sviluppo dei giocatori, ruolo che ricopre in Ohio fino al 2010. Da lì il suo viaggio NBA prevede uno stop di un anno a Golden State – dove l’attuale gm di Atlanta Travis Schlenk ha lavorato per oltre un decennio all’interno della dirigenza, entrando così in contatto con Pierce – e continua a Memphis dal 2011 al 2013, con lo stesso ruolo ricoperto a Cleveland: tra i giocatori di cui cura personalmente la crescita e lo sviluppo tecnico c’è anche Marc Gasol, un suo progetto personale. Gasol nel 2013 viene nominato miglior difensore NBA, ed è proprio la difesa l’area del gioco a cui si dedica Lloyd Pierce anche a Philadelphia (quarta per efficienza quest’anno), assistente di Brett Brown dopo essere stato anche tra i candidati al suo stesso posto, prima che i Sixers gli preferissero l’allievo di Gregg Popovich. Persa al tempo la corsa alla panchina di Philly, questa volta per Pierce è arrivato il fatidico momento: Atlanta sembrava in un primo momento intenzionata ad affidare a David Fizdale il post-Budenholzer, ma perso l’ex coach di Memphis – sedutosi sulla prestigiosa panchina dei New York Knicks – Pierce è riuscito a sconfiggere la concorrenza di almeno altri sei allenatori, tra cui gli assistenti di Portland, Charlotte e Boston, rispettivamente Nate Tibbetts, Stephen Silas e Jay Larranaga.