Please select your default edition
Your default site has been set

NBA, i Clippers estendono il contratto di Doc Rivers: in panchina fino al 2021

NBA

Ancora titolare di un altro anno di contratto, l'allenatore dei Clippers ha firmato un'estensione biennale: "Siamo convinti sia uno dei migliori allenatori NBA, la persona giusta per guidarci nell'élite della lega", le parole del proprietario Steve Ballmer

Avanti con Doc Rivers. Steve Ballmer, proprietario dei Clippers, ha deciso: la guida tecnica della sua squadra, per i prossimi tre anni non cambierà, conseguenza dell’estensione contrattuale concessa dall’ex boss di Microsoft all’allenatore di L.A..  Titolare ancora di un anno di contratto (a 11 milioni di dollari), Rivers si è accordato con la società per un’estensione biennale – i cui termini economici non sono stati annunciati – che lo vedrà sulla panchina dei Clippers fino al termine della stagione 2020-21. I dubbi che si erano creati attorno alla sua permanenza in panchina erano nati soprattutto in seguito alla mancata qualificazione dei Clippers ai playoff, frutto di una stagione chiusa con un record di 42 vittorie e 40 sconfitte. Il risultato, senz’altro deludente in sé, è stato però frutto di una serie interminabile e quasi incredibile di infortuni che hanno colpito stelle e giocatori di rotazione della squadra di Los Angeles: coach Rivers è stato costretto a utilizzare 37 diversi quintetti base nel corso della stagione, per far fronte agli infortuni che hanno colpito ben 11 giocatori diversi del proprio roster, forzati a saltare la cifra complessiva di 265 partite, un’enormità. Da Patrick Beverley (perso all’inizio dell’anno per tutta la stagione) al nostro Danilo Gallinari, che è stato un campo una ventina di partite in tutto, fino ad Avery Bradley (arrivato dai Pistons nella trade per Blake Griffin e in campo solo 6 partite per i Clippers), l’infermeria della squadra di L.A. si è riempita in fretta e non si è mai svuotata per tutto l’anno, rendendo sostanzialmente ingiudicabile il lavoro di Doc Rivers in panchina e anche dei giocatori rimasti in campo. Deve averla pensata alla stessa maniera Steve Ballmer, che si è spinto addirittura più in là definendo l’annata appena conclusa da Rivers alla guida dei Clippers come “una delle sue migliori da quando è con noi. Doc è uno dei migliori allenatori della NBA, abbiamo fiducia nelle sue capacità di guidare una squadra competitiva, tosta, dedita al lavoro creando allo stesso tempo quella cultura di squadra che vogliamo contraddistingua questa organizzazione”.

Le parole di Doc Rivers

Per Doc Rivers parlano i risultati e una carriera che lo ha visto vincente in più piazze: due viaggi in finale NBA, nel 2008 prima – culminato con il titolo – e poi nel 2010, alla guida dei Boston Celtics, allenatore dell’anno nel 2000 sulla panchina degli Orlando Magic, il suo record da allenatore parla di 846 vittorie contro 624 sconfitte. Nei cinque anni trascorsi alla guida dei Clippers, il bilancio è ancora più positivo, facendo registrare 259 successi a fronte di 151 ko, con la stagione appena ultimata come l’unica senza la partecipazione ai playoff. “Sono orgoglioso del successo che abbiamo avuto qui a L.A. negli ultimi cinque anni ma c’è ancora del lavoro da fare. Siamo reduci da  un’annata in cui la squadra ha dovuto fronteggiare sfide e avversità enormi, dando dimostrazione del talento del nostro roster e di un potenziale ancora maggiore. Non vedo l’ora di tornare in palestra per sviluppare questo talento e poter competere con l’élite della NBA”. Libero dai compiti dirigenziali precedentemente ricoperti all’interno dell’organizzazione, a Rivers oggi Ballmer chiede di occuparsi unicamente della guida tecnica della squadra, con Lawrence Frank pronto ad assumere quel ruolo di presidente delle basketball operations precedentemente in carico a Rivers stesso. Che ora torna a fare soltanto l’allenatore, un ruolo dove ha già dimostrato di sapere come fare a vincere. Se solo gli infortuni lasciassero in pace Danilo Gallinari e compagni.