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NBA, Tristan Thompson dimentica che LeBron è andato via: "Cavs, siamo ancora i campioni a Est"

NBA

Il n°13 dei vice campioni NBA in carica non ha dubbi sulla forza della sua squadra (nonostante la complicata estate dei Cavaliers), reduce da quattro stagioni trionfali a Est: "Fino a quando Boston, Philadelphia e le altre non ci battono, non possono permettersi di parlare"

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Il basket è un gioco di squadra. Un complesso e intricato mix di schemi e improvvisazione che porta cinque giocatori sul parquet a trovare linee di passaggio e a fare scelte per mettere in condizioni il compagno di colpire e trovare canestro. In alcuni casi però questo assunto riduce la sua portata collettiva, riconducendo il tutto a un singolo o poco più. E nel caso dei Cleveland Cavaliers degli ultimi anni questo concetto è stato sublimato da LeBron James, accentratore e finalizzatore senza eguali in una squadra che letteralmente si è aggrappata alle sue spalle. Perdere il suo contributo vuol dire rinunciare a un contributo non quantificabile soltanto dalle statistiche (che pur lo vedevano essere contemporaneamente il miglior realizzatore, rimbalzista e passatore dei Cavs). Tristan Thompson però, stuzzicato a margine di uno dei primi allenamenti stagionali, continua ad avere enorme fiducia nella sua squadra: “Siamo ancora i quattro volte campioni della Eastern Conference, per questo fino a quando non ci toglieranno questo titolo gli altri non hanno molto da dire. Boston, Philadelphia, al momento non possono permettersi di dire nulla. I Celtics avevano il fattore campo in gara-7 in finale di Conference contro di noi e hanno perso. I Sixers sono stati spazzati via qualche mese fa. E Toronto beh… conoscete già come sono andate le cose. Per questo prima che qualcuno ci batta, non c’è molto che loro possono permettersi di dire”. Una stoccata indirizzata ai tanti avversari playoff, sempre regolarmente travolti dai Cavaliers negli ultimi anni. Parole che hanno scosso i diretti interessi, portando alle repliche da parte di Ben Simmons, che su Instagram ha commentato: “Ok bello, ci vediamo presto” - scettico rispetto alla credibilità di un messaggio lanciato più per far clamore e gruppo che per dire qualcosa di sensato (nonostante Thompson ha risposto: "Non vedo l'ora"). Chi invece si è indispettito non poco è Marcus Morris, che durante le scorse finali di Conference più volte si è ritrovato faccia a faccia con Thompson: “Inizia a prepararti ad andare prima in vacanza”, il messaggio lanciato in soldoni dal n°13 dei Celtics. Senza LeBron infatti il trono a Est potrebbe finalmente cambiare proprietario, a meno che la stagione non ci faccia ricredere e ci dica che Thompson in realtà aveva ragione. A quel punto saremmo tutti costretti a chiedergli scusa, Marcus Morris compreso.