Sorgerà a Terre Haute, dove ha sede quella Indiana State University che ha visto Bird protagonista a fine anni '70, e ospiterà cimeli e memorabilia del leggendario campione dei Boston Celtics. I lavori al via a primavera del 2019
Una via in sua onore – a French Lick, Indiana, dove è nato – c’è già. Una statua anche, eretta all’interno del campus della sua università, Indiana State. Mancava un museo, e ora arriverà anche quello. Larry Bird – “il figlio preferito dello stato dell’Indiana”, come lo ha chiamato il governatore dello stato Eric Holcomb – vedrà un intero museo dedicato alla sua carriera prendere forma a Terre Haute, nella parte occidentale dello stato, cittadina sede anche del college che ha visto il giocatore poi simbolo dei Boston Celtics muovere i suoi primi passi in campo con la maglia dei Sycamores (trascinati alla storica finale NBA del 1979 disputate contro la Michigan State di un certo Magic Johnson). “Avere un museo del genere, che simbolizza i valori di ogni Hoosier [nomignolo con cui vengono descritti gli abitanti dello stato dell’Indiana, ndr] – il lavoro duro, la determinazione, la voglia di ottenere sempre il meglio – ed averlo a Terry Haute è un matrimonio perfetto”, sono state le parole del governatore statale nel presentare un progetto che vedrà il via nella primavera 2019 e che coincide con la costruzione di un nuovo convention center che ospiterà il museo stesso. Dalle prime anticipazioni e dai primi rendering circolati alla conferenza stampa di presentazione dell’opera il museo dedicato a “Larry Legend” ospiterà contenuti multimediali interattivi ma anche una lunga serie di oggetti di memorabilia che saranno donati dallo stesso ex giocatore, sia ci carattere personali che relativi alla sua carriera. Oltre alla carriera “locale” a Indiana State e ai successi nella NBA con la divisa dei Boston Celtics, il museo ospiterà anche testimonianze dell’avventura vissuta da Bird a Barcellona con il Dream Team, la squadra più forte di sempre che lo ha visto unire le forze con il rivale di sempre Magic Johnson e con Michael Jordan per conquistare la medaglia d’oro olimpica per Team USA.