Oggi prima di tirare un libero si vede il centro dei Mavericks parlare con i giocatori alla sua destra e alla sua sinistra in procinto di andare a rimbalzo. Non un vezzo, ma una "tecnica che lo aiuta a rilassarsi e concentrarsi". Basta questo per tramutare Jordan - 45% dalla lunetta in carrera - in un ottimo tiratore di liberi?
I numeri sono quasi irreali: 1/1 all’esordio stagionale, sul campo di Phoenix; 6/7 la gara dopo contro Minnesota; poi ancora 2/2 contro Chicago, 5/7 ad Atlanta, 8/9 a Toronto e 4/4 nell’ultima uscita, quella contro Utah. Se DeAndre Jordan, il nuovo centro dei Dallas Mavericks, si fosse prodotto in prestazioni del genera dal campo – l’86.7% al tiro – ci sarebbe senz’altro la notizia ma neppure così clamorosa, visto che in carriera l’ex centro dei Clippers è titolare di un eccellente 67% al tiro. Molto più eclatante, nel suo caso, il fatto invece che tali numeri stiano arrivando dalla lunetta, da sempre il punto debole del suo gioco. Troppo poche sei partite per trarre conclusioni, ma a Dallas si chiedono se il Jordan versione Mavericks possa aver cancellato dal suo repertorio il suo difetto più grande. Di sicuro una novità c’è: prima di ogni libero si può vedere il n°6 dei Mavs chiacchierare amabilmente con i giocatori allineati ai bordi dell’area piccola pronti per andare a rimbalzo. Due parole con chi gli sta alla sinistra, due con chi gli sta alla destra e poi il tiro: non un caso – fanno sapere da Dallas – ma una tecnica studiata per permettergli di rilassarsi e di migliorare la sua concentrazione. I risultati sembrano pagare: per un giocatore che in carriera ha il 45% dalla lunetta, il 26/30 con cui ha iniziato l’anno fa gridare al miracolo. Jordan infatti è lo stesso giocatore che al primo anno nella lega, con la maglia dei Clippers, si è esibito in un orrendo 38.5% dalla lunetta, realizzando solo 42 dei 109 liberi tentati. Un dato perfino peggiorato la stagione successiva, chiusa con 48/128 (37.5%), prestazione che rimane la peggiore della sua carriera insieme a quella della stagione 2014-15 quando la percentuale era stata solo leggermente superiore (39.7%) ma su molti più tentativi, ben 471. Dall’anno scorso, invece, qualche segnale incoraggiante: nella sua ultima annata a Los Angeles Jordan tira il 58% dalla lunetta su più di 4 liberi a partita, di gran lunga la percentuale migliore di sempre. Fino a quest’anno, quando l’argomento è finito sotto i riflettori già durante la conferenza stampa di presentazione in Texas del nuovo centro di coach Carlisle. “Cosa stai facendo per continuare a migliorare la tua percentuale dalla lunetta?”, la domanda rivolta a Jordan. “Tiro”, la secca risposta all’epoca, a cui forse oggi potrebbe aggiungere anche una seconda parola: “Parlo”.