Dopo la sconfitta allo Staples Center, la superstar dei Thunder aveva duramente accusato gli arbitri. "Non pensavo ti piacesse trovare scuse", la replica su Twitter di Beverley, che invita George a riconoscergli i meriti della vittoria dei Clippers. Ma George non ci sta: "Smettila Pat"
THUNDER KO A L.A., PAUL GEORGE NON SI STA: "ARBITRAGGIO ORRENDO"
Il post partita dell’ultima sfida tra Clippers e Thunder aveva fatto parecchio parlare, soprattutto per le parole di Paul George – costategli poi 25.000 dollari per la multa rimediata dalla lega – fortemente accusatorie nei confronti di una terna arbitrale che lo aveva mandato in panchina con 6 falli a quasi 4 minuti dalla fine della gara – e che poi aveva fatto lo stesso anche con Russell Westbrook e Steven Adams. La sconfitta dei Thunder sul parquet di L.A. si poteva leggere anche come conseguenza di questo fatto, ma anche per la prestazione sicuramente sotto media del n°13 di OKC, che aveva chiuso la partita tirando solo 5/16 e collezionando 5 palle perse (a fronte di un solo assist e nessun recupero). Uno dei falli a suo carico – il sesto, quello che lo ha costretto a guardare da spettatore le fasi decisive della gara – è arrivato a seguito di una spinta (contestata) su Patrick Beverley, la pestifera guardia dei Clippers che ha sempre fatto della sua intensità difensiva il tratto distintivo del suo gioco. Così, lette le parole di lamento di George all’indomani della gara, Beverley ha scelto di rispondere via social alla superstar di Oklahoma City, reclamando per sé quei meriti che l’avversario non sembrava disposto a riconoscergli pubblicamente: “Le persone mentono, ma i numeri no. Ha provato a incolpare gli arbitri. No, fratello. No…”, il tweet del n°21 dei Clippers ovviamente rivolto a George, tweet che poi conteneva alcuni dati statistici della gara che mettevano in evidenza l’ottima difesa di Beverley su “PG13”. “Paul George marcato da Patrick Beverley la scorsa sera: 44 possessi, 7 punti, 3/10 al tiro, 1/5 da tre, 1 assist, 4 palle perse”, seguito dalla scritta, tutta maiuscola, “LOCKDOWN DEFENSE”. Il gesto sembra essere piaciuto poco alla superstar dei Thunder, che forse scherzosamente o forse no proprio su Twitter ha voluto rispondere al suo avversario. “Smettila Pat! LOL. Los Angeles ti ha dato una piattaforma [da cui farti sentire] ma ora però smettila, fratello”. Finita qui? Neppure per idea. Beverley – lo si capisce anche vedendolo giocare – è uno a cui piace spesso avere l’ultima parola e allora ecco la pronta replica del n°21 di coach Rivers: “Non ho mai pensato che fossi uno che amava nascondersi dietro a delle scuse. Rendi onore a qualcuno quando se lo merita. Ti ho marcato alla grande l’altra sera. È semplice, ho vinto la battaglia”. La guerra, invece, potrebbe essere una serie al meglio delle sette gare nei prossimi playoff: succederà? Sarebbe senz’altro un motivo di interesse in più in una sfida già di grande spettacolo tra Thunder e Clippers.