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NBA, Luke Walton: "LeBron voleva giocare, lo abbiamo fermato noi"

NBA

Dopo la decisione di fermare LeBron James per il resto della stagione, l’allenatore dei Los Angeles Lakers Luke Walton ha spiegato la scelta della franchigia: "Lui vuole giocare, ma lo staff medico ha deciso che non ne valeva la pena"

STAGIONE FINITA PER LEBRON JAMES

È estremamente improbabile che Luke Walton allenerà i Los Angeles Lakers nella prossima stagione, visto quanto successo in questa disastrosa annata gialloviola. Ciò nonostante, è stato l’allenatore a spiegare alla stampa la decisione di fermare LeBron James per il resto della stagione, privandolo del suo miglior giocatore per le ultime sei gare di regular season: "Lui vuole giocare" ha detto prima della vittoria contro New Orleans. "Da quello che ho capito dallo staff medico, il discorso con lui è stato ‘Guarda, non ne vale più la pena. Dobbiamo essere sicuri che tu abbia una estate in salute’. Perciò la decisione è stata presa e faremo a meno di lui nel finale di stagione". Un ragionamento tutto sommato logico e conveniente per una squadra che al momento, in ottica Lottery del Draft, si trova all’undicesimo posto ma con qualche sconfitta potrebbe arrivare al decimo, occupato attualmente dai Minnesota Timberwolves. Una differenza di qualche punto percentuale (dal 13.9% al 9.4% per entrare in top-4, dal 3% al 2% di conquistare la numero 1) che interessa più alla franchigia che non a James, il quale avrebbe anche continuato a giocare: "Lui vuole sempre competere" ha spiegato Walton sulla decisione di non fermarlo prima. "Anche se è finita, vuole comunque esserci per i suoi ragazzi. Con il tempo poi diventa più semplice dire a qualcuno ‘Lascia che ci prendiamo cura della tua salute'".

Il programma estivo per James: "Tanta palestra e lavoro sul fisico"

Nel corso della sua carriera James non aveva mai terminato la stagione prima del mese di aprile, ma se non altro davanti a lui si apre un’estate intera per poter lavorare sul suo recupero fisico e programmare la prossima stagione, quando spegnerà 35 candeline. "Rimarrà un sacco di tempo in palestra per lavorare sul suo fisico, prendendosene cura come ha sempre fatto" ha spiegato Walton, che comunque lo ha al suo fianco per la mini-trasferta tra New Orleans e Oklahoma City nonostante non sia a disposizione. "Penso che sia un bene per i nostri ragazzi: sarebbe meglio passare del tempo in campo con lui, ma anche fuori dal campo può essere di grande aiuto per tutti". James, che non ha parlato con la stampa della decisione di fermarsi per il resto della regular season, è stato visto nello spogliatoio mentre seguiva la sfida del torneo NCAA tra Duke (squadra che segue con piacere, visto il suo rapporto con coach Mike Krzyzewski e nella quale potrebbe andare suo figlio LeBron Jr.) e Michigan State (tifata invece da Kyle Kuzma, nativo di Flint). Se non altro, almeno il buon umore in casa Lakers non è sparito.