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NBA, da Tinder all’altare: la pazza avventura di due tifosi degli Atlanta Hawks

NBA

Nel gennaio 2015 gli Atlanta Hawks organizzano la loro prima "Swipe Right Night", una serata promozionale con offerte speciali per gli utenti di Tinder. E una coppia al loro primo appuntamento negli anni ha coronato il suo amore, finendo per sposarsi proprio sul parquet degli Hawks

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Per tornare all’inizio della storia - raccontata recentemente da un blog sugli Hawks - bisogna riavvolgere il nastro fino al gennaio del 2015. Gli Atlanta Hawks – nel mezzo della stagione più vincente della loro storia, quella poi conclusa con 60 vittorie e 22 sconfitte – sulle ali dell’entusiasmo organizzano la loro prima “Swipe Right Night”. Per chi conosce la app di appuntamenti Tinder, le parole “swipe right” sono sicuramente familiari: è il movimento che si fa per accettare un partner e dare il via a un possibile match. In occasione della gara interna contro i Grizzlies, il marketing degli Hawks si inventa questa trovata per attrarre al palazzo il suo pubblico più giovane, quella generazione di millennial spesso difficile da catturare. L’offerta è accattivante: per gli utenti con un account Tinder il biglietto costa soltanto 10 dollari, e include un voucher per cibo e bibita al bar. L’opportunità perfetta, pensa Ben McCleskey, al tempo freshman alla Shorter University, non lontano da Atlanta, per rompere il ghiaccio e invitare Avery Armstrong, di due anni più grande di lui, una ragazza che già conosceva e che regolarmente prendeva in giro per essere titolare di un account Tinder. “Sono stato il suo match n°393 sull’app”, scherza Ben. Avery accetta, tanto di usare il suo account quanto di uscire con Ben, e i due così si ritrovano sugli spalti della Philips Arena per assistere al successo, 96-86, degli Hawks sui Grizzlies, guidati dai 25 punti di Jeff Teague. Non che l’esito della partita fosse il vero focus della serata: i due scoprono di piacersi, iniziano a frequentarsi e così – quando tornano a vedere gli Hawks per gara-2 prima e poi ancora per gara-5 della serie di playoff contro Brooklyn a fine aprile (entrambe vinte) – sono già una coppia. Ma le cose non finiscono qui, anzi. Perché venuto a conoscenza della storia, il social media manager degli Hawks manda un messaggio privato alla coppia invitandola ufficialmente alla seconda edizione della “Swipe Right Night” organizzata dalla franchigia. È lì che i due incontrano il proprietario di Atlanta, Steve Koonin, che si lascia andare a una promessa azzardata: “Se un giorno vi sposerete, alle spese per il vostro matrimonio ci pensano gli Atlanta Hawks”. “Forse non pensava potesse mai succedere”, commentano oggi Ben e Avery. E invece…

Un matrimonio sul parquet

“Abbiamo ricevuto una chiamata in cui ci dicevano che si erano ufficialmente fidanzati, e che presto si sarebbero sposati”, racconta oggi Koonin. “Pensavamo scherzassero. Tutt’altro”. E così sabato 3 marzo 2018 – nell’unico giorno in cui la Philips Arena è disponibile, tra una partita interna contro gli Warriors seguita da una contro i Suns – i due si promettono amore eterno proprio sul parquet della squadra allenata al tempo da Mike Budenholzer, davanti a 250 invitati, tra cui ovviamente il proprietario degli Hawks. Circa un anno prima erano già diventati genitori della loro prima bambina, Joelle Faith, mentre recentemente hanno accolto anche la sorellina, Teddi Grace. Alle spese del matrimonio, come promesso, ci hanno pensato gli Atlanta Hawks, mentre il viaggio di nozze di Ben e Avery è stato generosamente offerto da Tinder. “Non avrei mai pensato che dal venire a vedere 10-15 partite all’anno sarebbero potuto scaturire tutto questo – una moglie, due bambini e anche un lavoro part-time”, dichiara oggi Ben, assunto infatti tra gli impiegati di quella che nel frattempo è diventata la State Farm Arena. “Una storia da film”, il commento di Koonin. Con il più classico dei lieti fine.