I campioni in carica annichiliscono i Lakers con un primo quarto da 39-12 e non si voltano più indietro: è ancora una volta DeMarcus Cousins il migliore degli Warriors. Settimo ko in fila per Cleveland che cade anche a Sacramento
Los Angeles Lakers-Golden State Warriors 90-108
Il primo quarto della sfida allo Staples Center dice già tutto quello che c’è da dire: Golden State tira il 64% dal campo e 7/12 dall’arco e chiude avanti di 27 punti, 39-12, annichilendo i padroni di casa che mandano a referto il quarto meno produttivo di tutta la loro stagione, contraddistinto da un vergognoso 0/10 dall’arco. La vittoria sui Lakers da parte degli Warriors – guidati dai 21 punti e 10 rimbalzi di DeMarcus Cousins, dai 18 di Quinn Cook e dai 15 con 8 assist e 6 rimbalzi di Kevin Durant - non è certo una novità, con i gialloviola che hanno perso 10 delle ultime 11 sfide giocate contro i campioni NBA in carica, comprese le ultime cinque in fila allo Staples Center, dove anche la proprietaria Jeanie Buss è stata vista lasciare l’arena prima ancora della fine della gara, probabilmente disgustata dallo spettacolo offerto dai suoi, che hanno avuto in Johnathan Williams il migliore di serata con 17 punti e 13 rimbalzi (suo massimo in carriera) e in Alex Caruso l’inaspettato eroe di un momento quando è andato a ribadire a canestro con una violenta schiaciata direttamente da rimbalzo d’attacco in testa a Kevin Durant un errore da tre punti di Rajon Rondo. Con il facile successo sui Lakers Golden State mantiene due gare di vantaggio su Denver (contro cui vanta anche un bilancio vincente negli scontri diretti) a quattro gare dalla fine della stagione, avvicinandosi sempre di più a quella testa di serie n°1 nella Western Conference che gli assicurerebbe la certezza del vantaggio campo fino a un’eventuale finale NBA.
Sacramento Kings-Cleveland Cavaliers 117-104
Sacramento mette il piede sull’acceleratore dal primo minuto, si porta subito davanti e non si guarda più indietro: Cleveland – giunta alla settima sconfitta in fila – non è mai in vantaggio nell’arco di tutti i 48 minuti della gara, costretta sempre a inseguire i padroni di casa che chiudono definitivamente il conto nel quarto quarto con un parziale di 9-0 che fa salire il vantaggio dal +6 al +15, mettendo al sicuro il successo. Un successo griffato dai 23 punti di Buddy Hield ma anche dalla doppia doppia, 16 punti e 10 assist, di De’Aaron Fox e dai 15 a testa di Bogdan Bogdanovic (con 8 rimbalzi) e Marvin Bagley III (7 dei quali nell’ultimo periodo). I Cavs possono consolarsi soltanto con il traguardo dei 1.300 punti stagionali raggiunto dalla matricola Collin Sexton, il terzo rookie di sempre nella storia di Cleveland (e il decimo nella NBA) a centrare l’impresa dopo LeBron James e Ron Harper. Per i Cavs inutili ai fini del risultato le doppie doppie di Ante ZIzic (14 con 10 rimbalzi) e Larry Nance Jr. (11+16).