Le parole del general manager Elton Brand cercano di rassicurare nel lungo periodo ("Sarà in campo nella serie") ma preoccupano nel breve ("È possibile che non sia in campo in gara-1"). E le 14 partite saltate nella seconda parte di stagione non lasciano tranquilli i tifosi dei Sixers
I playoff NBA 2019 debutteranno con i Philadelphia 76ers prima squadra a scendere in campo, nella prima gara della serie contro Orlando. Se Joel Embiid sarà o meno della partita, ancora non è dato di sapere. Il ginocchio sinistro del centro di coach Brett Brown fa infatti preoccupare i tifosi della città dell’amore fraterno, che già nelle ultime 7 gare di stagione regolare hanno visto il loro n°21 in campo solo due volte. Le cinque assenze sul finire di stagione si possono leggere anche come un tentativo di far riposare il più possibile un giocatore essenziale per le ambizioni di Philadelphia, ma la storia clinica del centro camerunense tiene sempre in apprensione tifosi e appassionati. Embiid infatti ha avuto una seconda parte di stagione tutt’altro che semplice, con 14 gare saltate, a partire dalle prime 8 post All-Star break per poi guardare dalla panchina anche gran parte delle ultime partite. A dargli fastidio è una tendinite al ginocchio sinistra, la causa dichiarata delle sue assenze in coppia con un più classico load management, quella gestione dello sforzo che ormai tanti allenatori applicano alle loro più preziose superstar (come successo ad esempio contro Minnesota, Dallas e Atlanta). A far balenare la possibilità che Embiid non salti sulla palla a due di gara-1 contro i Magic è stato il general manager dei Sixers Elton Brand: “Sarà in campo nella prima serie di playoff, ma è possibile che non lo sia già da gara-1”. Dopo essersi professato “ottimista”, Brand è sembrato assumere un atteggiamento più prudente, anche perché – oltre alla semplice presenza in campo – quello che più interessa è l’efficacia, tanto offensiva che difensiva, che il centro n°21 sarà nel caso capace di assicurare. La sua mobilità difensiva è uno degli aspetti del gioco che preoccupa maggiormente, visto che Embiid sarà impegnato spesso e volentieri in mille cambi sui pick and roll, trovandosi a difendere sulle veloci guardie avversarie. L’esperienza dello scorso anno – quando aveva disputato i playoff reduce da un infortunio al volto che lo aveva costretto a indossare una maschera protettiva – insegna che le sue condizioni fisiche sono una parte importante del rendimento di Embiid, calato da quasi 23 punti a 21.4 la scorsa primavera e dal 57.3% di percentuale effettiva al tiro a meno del 52%.