I Boston Celtics hanno annunciato nella tarda serata di giovedì che lo storico n°17 biancoverde, uno dei più grandi giocatori della storia della franchigia più vincente della NBA, è morto all’età di 79 anni al termine di una lunga battaglia contro la malattia
Una triste notizia ha scosso la vigilia della semifinale di Conference che attende i Boston Celtics da domenica contro i Milwaukee Bucks. John Havlicek, uno dei giocatori più rappresentativi della storia dei biancoverdi e dell’intera NBA degli anni ’60 e ’70, è scomparsa nella serata di giovedì dopo una lunga e complicata lotta contro il morbo di Parkinson. Il n°17 dei Celtics – il cui numero campeggia assieme a molti altri sul soffitto del TD Garden – ha giocato tutte e 16 le sue stagioni nella Lega a Boston, vincendo otto titoli NBA; secondo soltanto a Bill Russell (11) e Sam Jones (10) per successi totali. Definito da più parti come “il volto di tante delle giocate che hanno segnato la gloriosa storia dei Celtics”, Havlicek è stato un “tiratore che non ha mai avuto paura, né problemi a prendersi delle responsabilità. Quando c’era da decidere una sfida, ci pensava lui”, raccontano commossi i suoi colleghi di un tempo. Boston lo selezionò con la settima chiamata al Draft del 1962 dopo gli anni trascorsi a Ohio State, dove aveva vinto il titolo NCAA nel 1960. Nominato MVP delle finali nel 1972, Havlicek è stato per 13 volte All-Star (uno dei nove a riuscire a mettere insieme in maniera consecutiva così tante partecipazioni alla partita delle stelle), 11 volte inserito in uno dei quintetti All-NBA e otto in quelli con i migliori difensori. Una carriera leggendaria insomma, quarto dietro Nowitzki, Bryant e Duncan per punti segnati giocando sempre nella stessa franchigia. Ancora oggi è lui a detenere i record di punti segnati, gare giocate e canestri realizzati con i Celtics, secondo per assist e quinto per rimbalzi. “Il miglior sesto uomo della storia del Gioco”, diventato una leggenda dello sport americano grazie a un palla rubata negli ultimi istanti della gara-7 contro Philadelphia nel 1965. Dopo una sanguinosa palla persa da Bill Russell, ai 76ers rimanevano cinque secondi sul cronometro per provare a vincere la gara. Sulla rimessa però Havlicek intuì la linea di passaggio e riuscì ad assicurarsi il pallone, facendo impazzire Johnny Most, lo storico commentatore radio dei Celtics che iniziò a urlare: “Havlicek stole the ball!”. Un momento già fissato nella storia del Gioco, così come una figura che mancherà tanto a Boston e a tutta la NBA.