Please select your default edition
Your default site has been set

NBA, Gregg Popovich rinnova per tre anni con gli Spurs: rimane il più pagato della lega

NBA

Quando l'allenatore comunicherà l'intenzione di tornare a San Antonio, per lui è già pronto un contratto triennale che lo confermerà come il più pagato della lega. Sarà comunque lui a decidere del suo futuro dopo la fine di ogni stagione: se onorasse tutto il contratto, diventerebbe il coach più vincente nella storia NBA

POPOVICH "SOGNA" DI ALLENARE IN ITALIA

No, Gregg Popovich non allenerà né i fantomatici Portofino Flyers e neanche i Positano Pirates. Il futuro dell’allenatore 70enne è ancora a San Antonio con gli Spurs, visto che – come riportato da ESPN – una volta che avrà confermato la sua intenzione di tornare, firmerà un contratto di tre anni che lo confermerà come l’allenatore più pagato della NBA (pare oltre i 10 milioni di dollari l’anno). Una conclusione che era data per scontata ormai da mesi al netto delle sue battute, ma l’allenatore continuerà a decidere cosa fare alla fine di ogni stagione. Una concessione data dalla proprietà di San Antonio, la quale ritiene che il coach si sia guadagnato la libertà di gestire il suo futuro come meglio ritiene da qui al termine della sua carriera. Oltre all’impegno confermato con gli Spurs, Popovich farà la sua prima esperienza come capo-allenatore di Team USA nei prossimi Mondiali in Cina a settembre (da seguire in esclusiva sui canali di Sky Sport) e, successivamente, alle Olimpiadi di Tokyo nel 2020. Ormai da tempo si rincorre la voce che quello di Tokyo possa essere il suo ultimo appuntamento in panchina, la degna conclusione di una carriera straordinaria, ma il rinnovo triennale con gli Spurs mette quantomeno in dubbio questa ipotesi. Popovich si trova a 90 vittorie di distanza dal primo posto di Don Nelson (e a 87 dal secondo di Lenny Wilkens) in carriera nella NBA, un traguardo che dovrebbe raggiungere nel giro di due anni se gli Spurs si mantenessero su questi livelli. Non che gli siano mai importati particolarmente i record individuali – nel corso di questi playoff è diventato il coach più vincente di sempre tra regular season e post-season, ma non ne ha neanche parlato –, però insomma: sarebbe comunque un’occasione speciale per aprire una delle migliori bottiglie della sua fornitissima collezione privata.