I Suns sembrano decisi a offrire la propria panchina all'assistente di Brett Brown, che però aspetta gli sviluppi da Los Angeles o clamorosi colpi di scena ai Sixers in caso di eliminazione ai playoff. Mentre a Memphis sembra prendere quota la pista lituana
Il più rapido è stato Vlade Divac: a Sacramento ha licenziato Dave Joerger e il giorno dopo l’addio di Luke Walton ai Lakers lo ha reso il prossimo allenatore dei Kings (sempre che le accuse di molestie sessuali non complichino la sua posizione). Joerger e Walton non sono stati gli unici head coach NBA a perdere il posto al termine di questo campionato: hanno salutato anche Igor Kokoskov a Phoenix, J.B. Bickerstaff a Memphis e Larry Drew a Cleveland, e per le panchine di Suns, Grizzlies e Cavs si fanno sempre più insistente alcuni nomi.
Phoenix Suns: Monty Williams il favorito
L’attuale assistente di Brett Brown a Philadelphia, impegnato nel secondo turno di playoff contro Toronto, è chiaramente l’obiettivo n°1 di Robert Sarver e James Jones, rispettivamente proprietario e nuovo general manager di Phoenix. Non solo il loro, però. Se è vero che neppure dopo il secondo colloquio con Sarver a Williams è arrivata una proposta definitiva, l’ex capo allenatore di New Orleans sembra il favorito rispetto ai due assistenti di Portland David Vanterpool e Nate Tibbets, che a loro volta hanno sostenuto un’intervista con il management dei Suns. Cosa manca ancora alla firma? Il fatto che il nome di Williams sia anche in pole position per la panchina dei Lakers, insieme a quello di Tyronn Lue. La stampa dell’Arizona prova a portare acqua al proprio mulino, evidenziando la caotica situazione societaria dei Lakers (in seguito all’addio di Magic Johnson) e sottolineando il potenziale futuro della coppia Devin Booker-Deandre Ayton, insieme al peso sicuramente inferiore delle aspettative per qualsiasi allenatore chiamato a resuscitare i Suns contro l’obbligo di riportare il titolo in casa Lakers. La situazione al momento sembra questa: la panchina dei Suns è di Monty Williams se lui la vuole, ma l’assistente dei Sixers vuole (giustamente) aspettare le scelte di Pelinka e Buss a Los Angeles ma forse anche il destino di Philadelphia nella serie di playoff contro Toronto. E se una deludente eliminazione al secondo turno portasse all’addio di Brett Brown? La soluzione interna Williams potrebbe avere sicuramente aver senso.
Memphis Grizzlies: la suggestione Jasikevicius
Uno dei tre nomi emersi già lo scorso anno per la panchina di Toronto (con Nick Nurse ed Ettore Messina), Sarunas Jasikevicius sembra suscitare parecchio interesse nella coppia Jason Wexler-Zach Kleiman, i due dirigenti dei Grizzlies che hanno delineato chiaramente l’identikit del successore di Bickerstaff: “Qualcuno che sappia comunicare sia coi giocatori che con lo staff; qualcuno in grado di sviluppare il talento dei nostri giocatori, massimizzandone i punti di forza”. Da tre anni sulla panchina dello Zalgiris Kaunas, ma con grande esperienza USA (prima al college con Maryland, poi da giocatore NBA con Indiana e Golden State), da allenatore quello che piace di Jasikevicius è l’adozione di un sistema offensivo basato sul movimento continuo del pallone e la sua capacità di far rendere al massimo le proprie squadre (tacendo della connessione made in Lituania con il centro di Memphis Jonas Valanciunas). Per il posto in panchina a Memphis, i Grizzlies hanno comunque già sostenuto un colloquio con l’assistente allenatore di Utah Alex Jensen.
Cleveland Cavaliers: tutti i nomi in lizza
Non ci sono ancora chiari candidati all’orizzonte per il ruolo di head coach a Cleveland, ma non manca il profilo ricercato da Koby Altman: un allenatore che sappia sviluppare il talento dei giovani giocatori a roster, un insegnante ma soprattutto una personalità capace di cambiare la cultura della squadra. I nomi non mancano: Becky Hammon sarebbe sicuramente una scelta di impatto, e non va esclusa; Alex Jensen ha già incontrato Altman sostenendo un primo colloquio, così come ha fatto J.B. Bickerstaff; la coppia di Portland Vanterpool-Tibbets interessa; Adrian Griffin era già stato intervistato prima dell’assunzione di David Blatt nel 2014 e potrebbe tornare di attualità. Insieme a loro, però, ci sono una serie di altri nomi che continuano a essere associati ai Cavs, dall’assistente allenatore di Denver Jordi Fernandez a Darvin Ham, dal vice di Kenny Atkinson a Brooklyn Bret Brielmaier a quello dei Mavs Jamahl Mosley. Altman non sembra aver fretta, e dalla sua ha la carta di una scelta altissima al Draft, con il sogno Zion Williamson. Il dopo LeBron (parte 2) inizia da qui.