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Playoff NBA, Kyle Lowry ammette: "Non sto aiutando abbastanza Kawhi Leonard"

NBA

Il n°7 dei Raptors ha giocato ancora una volta una pessima partita, l’ennesima in questi playoff complicati per lui: “Leonard sta facendo di tutto per vincere e io non riesco a dargli una mano”. E Toronto senza l’ex Spurs sul parquet cola a picco

EMBIID DICE 33, PHILADELPHIA DOMINA TORONTO IN GARA-3

COLPI PROIBITI DI SIMMONS E SIAKAM IN GARA-3

Leonard e Siakam. Siakam e Leonard, nel bene o nel male. Quando si vince e quando si perde con 20 lunghezze di margine, in questi playoff, sono loro due l’anima della squadra su entrambi i lati del campo. Il resto dei Raptors invece fatica a stargli dietro; Kyle Lowry compreso. E la sfida persa Philadelphia è soltanto l’ennesima conferma del calo del n°7 di Toronto, mai protagonista nelle ultime tre settimane: alla sirena finale sono sette punti a referto, con 2/10 al tiro e un -28 di plus/minus in 38 minuti sul parquet che ben racconta tutte le sue difficoltà. Senza il suo contributo diventa complicato immaginare una rimonta contro i Sixers: “Dobbiamo aiutare molto di più Leonard, l’ho ripetuto più volte durante la partita al resto della squadra. Dobbiamo cercare di non lasciarlo da solo. Leonard sta facendo tutto il possibile su entrambi i lati del campo per vincere queste fot***e partite e io per primo non gli sto dando il supporto che merita. Non voglio caricare d’aspettative nessun’altro tranne me”. Un’autocritica dovuta da parte di un giocatore dal quale i Raptors si aspettano ben altro, protagonista soltanto quando si è trattato di scontrarsi con Ben Simmons nel primo tempo; colpito in una zona molto delicata dall’avversario senza che gli arbitri abbiano visto la scena. Lowry ha incassato senza fare una piega – memore dell’espulsione dello scorso gennaio dopo uno scontro sempre con l’australiano – e non si è lamentato dell’accaduto: “Ne abbiamo parlato durante l’intervallo e mi ha detto che il suo è stato un colpo involontario. Scott Foster (uno dei tre arbitri del match, ndr) non ha sanzionato quel gesto e io non sono il tipo che si sofferma troppo su questo genere di cose o si lagna per questo. Succede, acqua passata. Loro ci hanno preso a calci nel sedere per tutto il resto della partita, mi devo preoccupare di quello”. E a chi ipotizza una sanzione retroattiva che potrebbe arrivare nelle prossime ore, Lowry replica: “Abbiamo qualcosa di più importante a cui pensare”.

Toronto senza Leonard è un disastro: -53 di Net Rating in 27 minuti

La colpa però non è soltanto del n°7 Raptors: “La prima cosa da mettere a posto in vista di gara-4 è la necessità di iniziare a giocare con maggiore durezza e concentrazione – sottolinea coach Nurse – senza quelle non andiamo da nessuna parte. Siamo stati sovrastati a livello di fisicità, altrimenti saremo condannati a subire altre sconfitte del genere”. Tutti tranne Leonard, anche in questo caso, o almeno così sembrano consigliare i dati – impietosi dopo i primi tre episodi della serie. Con l’All-Star ex-Spurs sul parquet, Toronto nei primi tre episodi contro Philadelphia viaggia a 110 punti segnati su 100 possessi, concedendone 100.6. Un +9.4 di Net Rating che conferma il clamoroso impatto di Leonard sul rendimento dei canadesi. Il vero problema è che quando va a sedersi in panchina, la resa di tutto il resto della squadra crolla in maniera verticale e non giustificabile. I 27 minuti dei Raptors senza Leonard sul parquet sono un vero e proprio film horror: Toronto viaggia in quei passaggi di gara segnando 56.7 punti su 100 possessi [sì, non c’è refuso], concedendone 109.7: il risultato? -53 di Net Rating, un dato impietoso che racchiude il fallimento dei Raptors negli ultimi due episodi della serie. “Se ricomincio a giocare come so, riportando in alto il mio standard, possiamo tornare a essere competitivi – chiosa Lowry – magari già dalla sfida di domenica”. Il tempo infatti inizia a stringere.