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NBA Playoff, Marcus Smart ha recuperato: rientra in gara-4 contro Milwaukee?

NBA

Fuori nell'ultimo mese a causa di un problema agli addominali, il n°36 dei Celtics è tornato ad allenarsi con i compagni; pronto per l'esordio in questi playoff nel momento più delicato della stagione per Boston. Un'aggiunta decisiva nel testa a testa contro i Bucks

IL RACCONTO DELLA SERIE

Dopo l’ultimo allenamento il recupero sembra completato e Marcus Smart “spera” di poter tornare abile e arruolabile nella sfida più importante della stagione dei Celtics. Non poteva esserci notizia migliore per i biancoverdi in vista della delicata partita del TD Garden contro i Bucks; battuti nel primo match della serie a Boston contro la prima della classe e costretti adesso a recuperare nuovamente il fattore campo. Vincere contro Milwaukee in gara-4 è il viatico fondamentale per tenere in vita le speranze di qualificazione, dopo che il successo all’esordio aveva illuso Kyrie Irving e compagni. C’è bisogno di una scossa emotiva e tecnica e Smart è l’uomo adatto per riportare concentrazione e carica a un gruppo in difficoltà: “Mi sento molto bene – ha raccontato a margine dell’allenamento – oggi è stata una grande giornata per me. Sono stato finalmente in grado di prendere parte a tutta la sessione assieme ai miei compagni. Stiamo procedendo un giorno alla volta con il mio recupero, ma spero di essere finalmente in grado di farcela. I progressi sono evidenti e sono davvero vicino al ritorno in campo”. Nella lista consegnata in vista della partita di questa notte i Celtics hanno definito la sua presenza come “questionable”; in dubbio, solitamente sciolto soltanto poche decine di minuti prima della palla a due. Negli ultimi due giorni i medici hanno dato il via libera per prendere parte agli allenamenti in cui è previsto il contatto, giocando diversi tre contro tre senza riscontrare particolare problemi. “Il mio fisico ha risposto bene alle sollecitazioni, ho preso dei colpi ma non sento di averne risentito molto”. L’infortunio agli addominali dello scorso 7 aprile sembra essere definitivamente accantonato: “Continuo a scherzare con i miei compagni riguardo la mia condizione fisica, anche perché è l’unica cosa che posso fare al momento. Ogni giorno aspetto che il problema si risolva, questa magari è la volta buona”.

Smart e il regalo per il papà di Kevin O’Connor malato di cancro

Smart infatti è da sempre stato un giocatore in grado di dare un impatto notevole anche fuori dal parquet, come dimostrato una volta di più nei confronti di Kevin O’Connor –giornalista NBA per The Ringer. Nei giorni scorsi O’Connor ha pubblicato un pezzo in cui raccontava la malattia di suo padre; costretto a combattere una battaglia ormai persa contro il cancro. Circostanze che non hanno costretto il giornalista lontano dal lavoro, ma che per la prima volta hanno portato sua madre a bordocampo assieme a papà Paul – da sempre grande tifoso dei Celtics e di Smart. Alla domanda in conferenza stampa rivolta a Brad Stevens, O’Connor si è sentito rispondere: “Ho letto il tuo articolo di oggi e i miei pensieri e le mie preghiere sono per la tua famiglia, per te e soprattutto per tuo padre. Una questione molto più importante dei tiri dal palleggio di Antetokounmpo”. Un abbraccio collettivo, a cui Smart non si è sottratto – vicino in modo particolare al dramma, visto quanto successo a suo fratello nel 2004 e a sua madre lo scorso anno; entrambi scomparsi sempre a causa del cancro. “So bene cosa si prova in una situazione del genere: quando sono venuto a conoscenza della notizia mi sono commosso. Se conosci Kevin, sai che è un bravo ragazzo e soprattutto uno di quelli che lavoro duro. Immaginarlo vivere un momento così doloroso è dura. Le mie preghiere sono per lui e per la sua famiglia”. Per quello, all’arrivo sul parquet della famiglia per un ultimo commuovente momento di relax da vivere insieme, è stata consegnata una borsa con all’interno una maglia di Smart, “l’unica cosa che è riuscita a far tornare il sorriso a mio padre dopo l’operazione”. Gara-3 per i tifosi biancoverdi purtroppo è andata male, mentre i Bucks si sono presi una vittoria contro una squadra apparsa in parte demotivata. Durante una transizione di Milwaukee, papà Paul ha guardato verso la panchina di Boston: Smart era l’unico giocatore in piedi, pronto a urlare qualsiasi cosa ai compagni. “Abbiamo bisogno di lui sul parquet”, ha sussurrato nell’orecchio di Kevin. La speranza sua e di tutto il popolo Celtics è quella che il suo desiderio si esaudisca già in gara-4.